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Itinerario di 7 giorni on the road lungo le coste della Corsica

by Greta

Non ho dubbi: raggiungere la Corsica in traghetto offre un sacco di privilegi.
Se poi si sceglie di prenotare anche una cabina…

Noi ci siamo imbarcati a Vado Ligure sulla Mega Express I della Corsica Ferries.
Ci abbiamo trascorso la nottata e alle 7 del mattino siamo sbarcati a Bastia freschi come due rose.

Giorno 1.

Etang du Diane

Etang du Diane

Uscendo subito da Bastia ci dirigiamo verso sud lungo la costa est dell’isola.
Un’oretta di relax alla spiaggia di Fautea.
Ci fermiamo poi ad Aleria dove visitiamo l’Etang du Diane e l’Etang d’Urbino, località famose per la coltivazione delle cozze e delle ostriche.
Oltre alla torre genovese direttamente sulla spiaggia, è possibile visitare il sito archeologico di una antica città romana.

santa Giulia

Spiaggia di Santa Giulia

Arriviamo al Golfo di Santa Giulia verso le 16 e ci dirigiamo subito alla spiaggia che si rivelerà la più bella dell’intero viaggio. L’omonima spiaggia somiglia infatti ai panorami tipici delle Seychelles, con grandi massi smussati semi sommersi dall’acqua cristallina e immobile.
Noleggiamo un pedalò.

La sera è da trascorrere a Porto Vecchio, grazioso paesino arroccato sul suo porto. La zona portuale piena di locali è più vivace in alta stagione. Nel cuore del paese ci sono vecchie botteghe di artigianato, ristoranti e giostrine per bambini: un gioiellino romantico!

Giorno 2.

Bonifacio

Bonifacio dal mare

Raggiungiamo Bonifacio e scegliamo un tour di un’ora in barca, costeggiando le rocce e ammirando le superbe Bocche di Bonifacio.
Col trenino saliamo dal porto al centro storico affollato di ristoranti e souvenir. Alcuni punti panoramici in paese e poi, ridiscesi, altre zone mozzafiato a picco sul mare, appena fuori dal centro abitato, verso un faro ora non accessibile.

Dormiamo a Portigliolo ma prima affrontiamo la strada sterrata un po’ accidentata per raggiungere la nota spiaggia di Roccapina. Deserta e selvaggia ma attenzione: non c’è nemmeno un bar!

Ceniamo affacciati al porto di Tizzano: romanticissimo e sperduto nel nulla.

Giorno 3.

Campomoro

Bagno a Campomoro

Raggiungiamo in breve tempo il paese di Campomoro. Con 3,50 euro e una impegnativa camminata in salita si può raggiungere l’antica torre genovese simbolo del paese.
Dopo ci si riposa in spiaggia, lunga e sabbiosa, con l’acqua trasparente.

Piccola tappa anche alla lunga spiaggia di Portigliolo che abbraccia la baia. Potrete fare diversi sport acquatici grazie al centro nautico!

Sartene

Sartene al tramonto

Una doccia e si sale a Sartene per visitare la Chiesa con il curioso Catenacciu per la processione, e poi le sue viuzze acciottolate. Un perfetto aperitivo con degustazione di prodotti locali in piazza e poi cena coi famosi cannelloni al brocciu, su una terrazza dove vedere il tramonto infuocato e le vecchie case dipingersi di rosso.

Giorno 4.

Continuiamo la risalita della costa ovest e la mattina ci fermiamo a Porticcio dove ammiriamo gli allenamenti di un team di catamarano a due posti. Anche qui gli port acquatici sono all’ordine del giorno. Mare e spiaggia molto belli.

Il traffico e il caos aumentano entrando ad Ajaccio. La zona portuale è affollatissima nonostante la bassa stagione. Un paio di navi da crociera sono ancorate con i passeggeri a terra.

Iles Sanguinaire

Il faro sulle Iles Sanguinaires

Iles Sanguinaire

Iles Sanguinaires

Scegliamo un tour di tre ore in barca che ci conduce alle Iles Sanguinaires, chiamate così per il colore rosso delle rocce. Sull’isola più grande è possibile scendere a terra per una breve “scalata” fino al faro, per un’ora.

Per la notte raggiungiamo Cargese e ceniamo al porto con cozze alla Pietra, la famosa birra corsa di castagne.

Giorno 5.

jet ski Chiuni

La mia prima uscita in jet ski, a Chiuni

La mattina ci dividiamo tra la spiaggia di Pero, paradiso dei surfisti (ma oggi non c’è vento) e quella di Chiuni dove noleggiamo per la prima volta un jet ski, una moto d’acqua. Esperienza imperdibile, bellissima!

Les Calanches

Les Calanches

Affrontiamo il tratto di strada più impegnativo ma panoramicissimo: Les Calanches sono delle formazioni rocciose assolutamente magnifiche che dividono la montagna dal mare. Facciamo uno spartano pic-nic sulle loro terrazze ammirando “le coeur” e altre figure che si intravedono con molta fantasia.

Arriviamo a Porto per un gelato ed una passeggiata sul lungomare sotto alla torre genovese.

formaggi corsica

Pronti alla degustazione di formaggi di capra

Ripercorriamo la strada al contrario per fermarci questa volta a Piana e degustare i famosi formaggi di capra corsi direttamente da un produttore. Charlotte è gentilissima e parla bene italiano. Assaggiamo anche un formaggio speciale da lei creato, senza caglio, per vegetariani. Delizie!

fabbrica coltelli

Kevin, maestro coltellaio

Poi passiamo a trovare anche Kevin che ci fa una dimostrazione dell’antica arte di creare i coltelli da vecchie sospensioni dei camion. Curiosissimo! Coltelli magnifici, tutti costosi pezzi unici con manico in corno o legno intagliati.

Rientrati a Cargese questa volta degustiamo liquore. Si parte con il Cap Corse, noto aperitivo simile al vermut. Mirto e limoncello sono molto diffusi ma soprattutto il liquore alle castagne: ottimo! E chi non conosce il Pastis?

Ceniamo ancora a Cargese ma questa volta a picco sul mare: peccato gli insetti!

Giorno 6.

Per raggiungere Saint Florent, nostra tappa finale, dobbiamo ripercorrere il lungo e tortuoso tratto di strada de Les Calanches. Molte ore di viaggio: attenti!

Algajola

Spiaggia di Algajola

La mattina di fermiamo per un po’ di relax alla spiaggia di Algajola: carina e dal look un po’ vintage con ombrelloni Algida e ragazzi con cappelli in paglia che giocano a racchettoni.

Pranziamo on the road a Galeria, in montagna, con cozze al brocciu (qui le cozze sono ovunque!) e arriviamo a Saint Florent in tempo per un aperitivo degustazione di patè locali e vino in centro.

Saint Florent

Tramonto a Saint Florent

Ceniamo lungo il molo; i ristoranti sono numerosi ma con prezzi ben differenti.

Giorno 7.

La mattina saliamo a Murato, in montagna. Zona di castagneti e non possiamo esimerci da una degustazione di prodotti tipici.
La farina di castagne viene usata soprattutto nei dolci o per la polenta. Anche per gli ottimi e tradizionali Canistrelli. Poi crema di castagne, caramelle alle castagne, patè di castagne e di nuovo lui: il liquore!
Anche l’olio locale è ottimo (non di castagne eh!).

deserto Agriate

In quad nel deserto di Agriate

Pranziamo con una insalata di mare al porto e alle 14 noleggiamo un quad per attraversare il deserto di Agriate fino alla spiagge di Saleccia e Lotu.
La Lonely Planet le definisce le più belle della Corsica, io, onestamente, le ho trovate le più brutte mai viste al mondo! Incredibile!
Ma per noi non è importante la meta quando il percorso ed il quad, sui sentieri dissestati dove auto e moto se la vedono molto dura, è ideale e divertente!

Patrimonio Corsica

I vigneti di Patrimonio

Riconsegniamo il mezzo alle 17:30 e ci dirigiamo subito verso Bastia dopo una sosta ad ammirare le vigne di Patrimonio. Qui le degustazioni di vino sono ad ogni angolo! Adoro il bianco!
Bastia è vicina e alle 19 siamo in coda per l’imbarco. Questa volta passeremo la notte sulla Sardinia Regina e sarà l’ennesima bella esperienza del viaggio!

Le nostre dritte per organizzare da solo un viaggio low cost in Corsica.

Potrete leggere i nostri racconti scritti in diretta lungo il viaggio sul sito dedicato al progetto.

Un grazie speciale a chi ha permesso questa esperienza.

Corsica Ferries

I partners del progetto #corsicavivilaadesso: Visit Corsica e Rendez vou en France.

 

 

 

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