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#PugliaVsPiemonte: una sfida tra gli opposti del Bel Paese

by Greta

Non ho ancora incontrato Manuela, ma quando ci si trova a leggere di una persona quasi tutti i giorni, dei suoi pensieri, di ciò che ha visto, delle sue emozioni, sembra quasi di conoscerla.
Leggo spesso dei suoi viaggi ma ultimamente sono i racconti della sua terra che mi colpiscono in modo particolare.
La sua Puglia, il tacco dello stivale, così lontana e così diversa in tutto dal mio Piemonte.
Si può quasi dire che ci troviamo agli esatti opposti del Bel Paese e le differenze sono tante.

Parlandone insieme è nato #PugliaVsPiemonte ed in questo post inizierò ad “istruire” un pochino Manuela sulle località di nicchia della mia terra perchè le grandi bellezze del Piemonte, diciamocelo, le conosciamo già tutti! 🙂

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Il paese vecchio di Sauze d’Oulx

Affronto subito l’enorme differenza tra le due Regioni che salta all’occhio di chiunque: tu, Manuela, sei circondata quasi interamente dal mare, un bellissimo mare come quello del Salento, ma io qui ho le montagne olimpiche di Torino 2006 e ti assicuro che oltre a regalarci emozioni sportive, sanno creare attorno a me un’atmosfera magica, incantata.

Sia sotto una fitta coltre di neve che ricopre tutto, sia colorata dalla moltitudine di gerani nelle fioriere di legno degli chalet nelle tranquille estati di montagna, Sauze d’Oulx mi ha regalato 21 anni di indelebili ricordi.

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Chalet Il Capricorno sulle montagne di Sauze d’Oulx

A parere di tanti, ancor più bella delle vicine e più note Sestriere e Bardonecchia,
Sauze ti rapisce nelle stradine ciottolate del suo paese vecchio con i cuori intagliati nelle persiane in legno e le storiche botteghe con souvenir di fiori secchi, essenze profumate, grappe e genepy.

Ti porterei a gustare una polenta concia bollente con salsiccia allo Chalet del Sole guardando nevicare e dopo, a bere una birra ghiacciata al Gran Trun, un vecchio Irish pub scricchiolante per poi rincasare presto: la mattina seguente si scia sui 414 km di piste che offre La Via Lattea!

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Il torrente Borbera

Mi porti nel coloratissimo Gargano, Manuela? Se vuoi rimanere circondata dalla natura, qui in Piemonte c’è l’imbarazzo della scelta.
Che ne dici di una giornata al torrente? Possiamo portare il necessario per un pic-nic: le gelide acque limpidissime terranno in fresco le bibite e noi potremo goderci un bel pomeriggio di sole completamente avvolte dalle pareti rocciose della valle Bòrbera.
Se te la senti potrai anche fare il bagno, ma penso che in Puglia l’acqua non sarà così fredda nemmeno a gennaio! Io mi limito ad immergere i piedi! 🙂
Non saremo certo sole perchè l’area attrezzata attira famiglie e combriccole nei weekend. Sembra di esser invitati tutti alla stessa unica grande festa!

campo.girasoli

Campo di girasoli nel Monferrato

Poi rientriamo verso le terre che meglio conosco, il mio Monferrato, dove ho in serbo per te un tour molto speciale.
Montiamo in sella alla nostra Vespa, che so essere una passione anche per te, e iniziamo a salire su per le colline.
Uno dei momenti che preferisco è la fioritura dei girasoli, gli enormi giganti gialli, a fine agosto.

Purtroppo negli ultimi anni i campi così coltivati si stanno riducendo parecchio a favore della coltivazione delle nocciole, richiestissime dalla principale ditta italiana di cioccolata e rinomate in tutto il Mondo: le nocciole del Piemonte!
Guarda caso raggiungono la completa maturazione proprio nel momento di massimo splendore dei girasoli, quindi coglierai due piccioni con una fava.

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Infernot di Cellamonte Monferrato

Ma non distrarti troppo perchè oggi dobbiamo percorrere il circuito degli infernot, che non è un itinerario per rudi barbuti motociclisti anche se il nome potrebbe suggerirlo.

Gli infernot sono le antiche cantine, ovviamente sotterranee, dove veniva riposto il vino pregiato ma spesso anche i beni alimentari. Si trovano sotto le vecchie lussuose case o sotto edifici ecclesiastici.
Mantengono una temperatura costante per tutti i mesi dell’anno, condizione perfetta per i nostri ottimi vini monferrini come barbera, dolcetto, grignolino… del ruchè, il mio preferito, ti parlerò più avanti.

Alcuni infernot sono a più livelli; in uno di questi, nel paese di Cellamonte, la stanza più profonda era utilizzata come cella del macellaio e possiamo vederne ancora i ganci per appendere le mezzene.
In diversi periodi dell’anno le proloco organizzano tour per visitare queste curiose cantine tipiche e spesso sono accompagnati da sfiziose degustazioni di vino.

Se vuoi saperne di più, qui racconto la nostra visita agli infernot.
E tu, in sella alla nostra Vespa, dove mi porteresti a spasso per la Puglia? Scommetto a scoprire l’olio extravergine di oliva…

La battaglia ha inizio

La battaglia delle arance

Se invece scegli di venirmi a trovare ora, c’è una sorpresa speciale qui in Piemonte.
Il Carnevale Storico d’Ivrea, che va ben oltre la famosa battaglia delle arance, è l’unico che abbia mantenuto legami con il medioevo (e con il rinascimento) ed è una festa che si celebra ininterrottamente dal 1808. Nemmeno i carnevali di Venezia e Viareggio vantano tale tradizione!

La battaglia delle Arance attira ogni anno migliaia di visitatori da tutto il mondo!

Le zone di lancio corrispondono alle piazze storiche del centro e del piccolo borgo e si trasformano per tre giorni in una sorta di spremuta a cielo aperto! Meglio indossare abiti comodi e poco raffinati. Anche un paio di stivali di gomma sarebbero appropriati!
Molti criticano gli eporediesi (si chiamano così gli abitanti di Ivrea) per lo spreco di frutta: in realtà il grande quantitativo di arance sono lo scarto della produzione, frutta troppo matura, difettosa e non adatta nemmeno a far spremute, da destinare al macero.
Mi raccomando, per scampare ad un’arancia in testa, dovremo munirci del rosso cappello frigio: se non lo indossiamo chiunque sarà legittimato a prenderci di mira!
(Se ne volete sapere di più, QUI Filippo vi racconta di quando ha lanciato al carnevale!)

E tu, Manuela, raccontami un po’ di questa festa della Taranta che tanto ho sentito nominare…

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Il castello di Gabiano, famoso per il suo labirinto

Camino

Il castello di Camino, uno dei più antichi del Monferrato

Sai dove vorrei proprio che tu mi portassi? A vedere i trulli, mi incuriosiscono tantissimo.
Noi non abbiamo strutture particolarmente rappresentative, ma vedrai il fascino dei castelli del Monferrato svettare su numerose colline.

Tra quelli che amo di più, qui vicino, ti farò visitare il castello di Gabiano e quello di Camino.
Quest’ultimo, che sembra proprio il castello delle fiabe con guglie e merli, certamente è il castello dei fantasmi: nelle notti di luna piena il Marchese Scarampo vaga per le stanze con in mano la propria testa mentre dal cortile si ode il pianto di una donna, la moglie Camilla, che morì dalla disperazione (per altri si gettò dalla cima della torre).
Pare addirittura fosse stato interessato all’acquisto l’attore Leonardo Di Caprio un paio di anni fa ma poi non se ne fece più nulla. Avrà avuto paura dei fantasmi?

Entrambi i castelli, trasformati in spettacolari aziende vitivinicole e location per matrimoni, sono aperti al pubblico in occasione di manifestazioni in costume o degustazioni di vini.

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Pomaro e il suo castello

Il castello di Pomaro invece è speciale. Più austero e massiccio, somiglia ad un forte ma la sua grande particolarità è che… ci sono cresciuta dentro!
I miei nonni sono stati prima cuoca e giardiniere del Conte Calvi di Bergolo e della famosa attrice Marisa Allasio e dopo custodi per tutto il resto della loro vita. Essendo cresciuta con loro, quelle mura mi sono sempre state incredibilmente famigliari e ho dei ricordi bellissimi nei suoi giardini, nella serra, giù alla fontana della 4 stagioni e sulla imponente torre panoramica.

Ora, reso più commerciale dai nuovi proprietari, ospita matrimoni e congressi e anche se modernizzato, ai miei occhi ha perso un pochino del suo fascino selvaggio e vero.

Ne avrei così tante di bellezze da farti vedere  e scoprire qui in Piemonte. Vogliamo dimenticarci dalla prima capitale d’Italia: la splendida Torino?
Ma il primo “viaggio” è finito. A quando il prossimo sul mio blog e su Pensieri in viaggio?

Ti dirò la verità, ci sono piatti pugliesi molto rinomati che assaggerei proprio volentieri. Focacce, taralli, orecchiette con cime di rapa… ma ne parleremo in un’ altra occasione, come di bagna cauda, fritto misto piemontese, panissa, bunet…
Voi avete qualche piatto da acquolina in bocca da suggerirci?

 

[Molte foto sono tratte da Google Immagini.]

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10 comments

Fabio Martinengo 28/02/2020 - 14:46

Io sono piemontese ma nn sapevo di questa meravigliosa fioritura estiva…. Mi puoi dire di più? Sulla zona e il periodo? Grazie

Reply
Greta 02/03/2020 - 13:51

Ciao Fabio. Parli della fioritura dei girasoli? Se l’annata è calda (come può esserlo questa) trovi girasoli fioriti già nel mese di giugno. Poi per tutta estate fino a settembre, dove però avranno sicuramente la testa un po’ bassa. Io li vedevo sempre sulle colline del Monferrato. Specialmente tra Vignale e Casorzo. Ora non so, l’articolo è del 2014 ed io ora vivo in Tosca.a Saranno cambiate diverse cose purtroppo…
Un salutone!

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dumurin 03/02/2016 - 17:27

Ciao.
Ho visto questa pagina per puro caso.
Ma il Castello di Pomaro Monferrato si può visitare?
Ancora una domanda: a Pomaro Monferrato c’è qualcosa che ricorda la fiaba degli anni ’50 tra il nipote del Re, il Conte Calvi di Bergolo, e la bella attrice Marisa Allasio?

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Greta 04/02/2016 - 15:09

Ciao. Mi fa piacere il tuo interessamento verso il Castello di Pomaro e la sua storia. Sono nata e cresciuta tra le sue mura. I miei notti sono stati tutta la vita i custodi e mio nonno, caro amico del conte Calvi, ci è andato a caccia fino ai loro ultimi giorni. Il castello è in mano a privati che lo aprono solo per eventi e cerimonie purtroppo. Della storia tra il conte e Marisa Allasio resta soltanto mia nonna, con i suoi ricordi ancora fervidi e milioni di foto. 🙂

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MikiMoz 07/02/2014 - 12:21

Ciao Greta!
Vengo dal blog di Manuela con la quale hai intrapreso questa bellissima e accattivante sfida!
Avete snocciolato quanto di bello c’è nelle nostre regioni, in Italia.
Come ho scritto da lei, io son per metà pugliese quindi il mio voto va per forza di cose alla mia regione… però oh, niente da togliere al Piemonte! 🙂

Moz-

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Greta 07/02/2014 - 18:15

Ciao Moz, grazie per aver fatto un salto anche da me!
In realtà la parola sfida è solo per stuzzicare il pubblico.
Non vogliamo un vincitore perchè sappiamo bene quanto ogni Regione d’Italia abbia bellezze impareggiabili.
Ma diciamo che Piemonte e Puglia sono messe abbastanza bene eh!! 😛
Passa ancora se ti va!

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Viviana 07/02/2014 - 00:36

Piemonte vs Puglia …accidenti si fa dura , sicuramente oltre alle bellezze straordinarie della Puglia c’è tutta la grande capacità di saper valorizzare i propri tesori facendo crescere un connubio fantastico tra patrimonio naturale , artistico e culturale . Noi però come dice splendidamente Greta , in Piemonte abbiamo dei tesori nascosti che a poco a poco stanno iniziando a farsi conoscere sopratutto all’estero … Perché i piemontesi la loro regione secondo me la conoscono proprio poco …. E allora Forza Greta !!!!

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Greta 07/02/2014 - 01:36

Grazie Viviana! Viaggiare per il Mondo è splendido ma quando trovi già sotto casa bellezze da togliere il fiato, non si può non parlarne!
Spero man mano di ampliare la sezione Il Mio Monferrato e di sfruttare la sfida #PugliaVsPiemonte per scoprire io stessa e far scoprire a chi mi legge quanto il Piemonte non debba invidiare nessuno!

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Manuela 06/02/2014 - 10:54

Non vedo l’ora di arrivare da te, Greta!
Sai cosa più mi piace tra tutte le meraviglie che mi proponi? La fioritura dei girasoli *.*

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Greta 06/02/2014 - 11:49

🙂 Sono veramente belli, e altissimi, più di 2 metri!!

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