Giappone: città tecnologiche all’avanguardia e paesi immersi nella natura

Il Giappone da sempre collega l’innovazione tecnologica alla tradizione della sua cultura che si fonda sulla e si fonde con la natura. Dunque, potremmo definirla “diversità armoniosa” la capacità del popolo nipponico di coniugare tecnologia e rispetto per la natura.
Per comprendere tale capacità, basta visitare una delle principali città giapponesi, ipertecnologiche e all’avanguardia sotto ogni aspetto, e immergersi poi nel satoyama, ovvero il tipico ambiente rurale sviluppatosi ai piedi delle colline e delle montagne dove il tempo sembra essersi fermato.

Questa fusione tra “paesaggi” tecnologici e paesaggi naturali, potrebbe essere l’itinerario del tuo prossimo viaggio alla scoperta delle oltre seimila isole che compongono l’arcipelago giapponese.

Il robot cameriere

Immergersi nell’innovazione tecnologica del Giappone è semplice come chiedere del sushi. Basta entrare in un locale turistico per imbattersi nei robot camerieri: diligenti, impeccabili e pazienti, servono di tutto, appunto, dal sushi al sakè.

La vera innovazione è il robot barman apparso per la prima volta nel Henn-na bar. Un locale trendy di Tokyo completamente gestito da robot, dove è il barman robot a preparare i cocktail richiesti dai clienti.
Due robot bastano a sostituire ben otto barman e hanno la capacità di servire fino a 120 drink all’ora e di preparare 60 bevande diverse.

Questo genere di progetti, ovvero il robot bartender, si trova anche nella nostra penisola grazie a un progetto dell’azienda torinese Makr Shakr. Dando un’occhiata alle tendenze del mercato, secondo una recente ricerca, in Giappone l’industria dei robot è in forte crescita e il picco è previsto per il 2023, quando si toccheranno i 16,2 miliardi di dollari di guadagni.

Realtà virtuale e intrattenimento in Giappone

Se da un lato il settore turistico giapponese già sperimenta con i robot camerieri, nell’industria dell’intrattenimento la realtà virtuale (VR) la fa da padrona.
Una start-up tecnologica dell’Istituto nazionale di scienza e tecnologia industriale avanzata di Tsukuba punta sull’introduzione della tecnologia 3D sensoriale nelle esperienze di realtà virtuale.
La tecnologia si applica alle dita della mano: un sensore di 20 per 20 millimetri dal peso di 14 grammi immerge la persona in un’esperienza VR sensoriale dove la trasmissione di speciali vibrazioni fanno sembrare reali gli oggetti virtuali.
Ciò permetterebbe quindi di essere i protagonisti di un gioco 3D in realtà virtuale su Steam e di poter avvertire gli oggetti che tocchiamo nell’ambiente di gioco.

Un’esperienza incredibile, che nei prossimi cinque o dieci anni verrà migliorata grazie all’introduzione degli stimoli elettrici, più reali rispetto alle semplici vibrazioni. La realtà virtuale ha fatto il suo ingresso anche negli altri ambiti di intrattenimento online, come i casinò live. Perciò potremmo ritrovarci in un Betway Casinò online live, come in qualsiasi altro casinò dal vivo, e vivere un’esperienza tattile 3D giocando ai giochi disponibili come la roulette live, o vivere l’emozione di toccare le carte del baccarat durante la partita dal vivo con altri concorrenti.

Le città di montagna del Giappone

Karuizawa

Lasciate le città ipertecnologiche, le zone montuose del Giappone ci regalano l’unicità dei “satoyama“, veri e propri habitat rurali composti da villaggi (sato) nati ai piedi delle montagne (yama) dove l’uomo da secoli coltiva la terra in un ambiente a tratti ostile.

Dalle 13 aree di conservazione dei satoyama alle piccole città di montagna il passo è breve. Hida-Takayama, la piccola Kyoto, è una delle più visitate ma anche Karuizawa, che sorge ai piedi del vulcano Asama è una grande attrattiva per i turisti.

Secondo il sito d’informazione nippon.com, nel solo 2018, 31,2 milioni di turisti stranieri hanno visitato il Giappone, ed entro il 2020 diventeranno 40 milioni. Dalla Cina provengono ben 8 milioni di visitatori, mentre dalla Corea del Sud 7,3 milioni di turisti, l’Italia è al 18esimo posto con 150 mila visitatori all’anno.

Soggiornare negli Ecolodge

Yokomura Ecolodge

Dalle Langhe al Giappone, il mondo è ricco di ecolodge, gli alloggi turistici fatti di materiali naturali dove vivere un’esperienza di soggiorno a stretto contatto con la natura.
Lo Yokomura Eco-lodge di Yatsuzawa, a 72 km da Tokyo, è perfetto per quanti desiderano provare a vivere in una fattoria giapponese. Fiumi e montagne circondano la struttura ricettiva, rigorosamente costruita in legno del posto. Quasi un unicum in Giappone, dove l’idea di agriturismo non è ancora molto diffusa e le strutture sono di difficile accesso per il visitatore straniero sprovvisto di automobile.

Visitare il Giappone significa quindi perdersi nell’innovazione tecnologica, per poi ritrovarsi in luoghi ricchi di armonia con la natura, dove la cucina tipica nipponica unisce il gusto al senso estetico.

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