Tunisia: Kairouan e la Grande Moschea

La mia prima volta nel deserto tunisino è stata rapida ma decisamente emozionante.
Di rientro da Djerba dopo aver corso la prima edizione della mezza maratona sull’isola tunisina, a bordo di un 4×4, ci siamo avventurati nel Sahara per dirigerci a Tunisi, la nostra meta finale.

Douz, la porta del Sahara

Villaggio Berbero

Douz, la porta del deserto

Dopo aver attraversato i territori di montagna dei villaggi berberi, sostiamo due notti nell’affascinante Douz, chiamata “la porta del deserto” proprio perchè da qui comincia la sterminata distesa di sabbia che caratterizza questa zona d’Africa.

Vedo le mie prime oasi: esistono davvero!
Si tratta di distese di palme altissime dove l’erba cresce vigorosa e verde da abbagliare gli occhi, ai loro piedi.

Il paese è abbastanza “deserto” se non lo si visita nei rari giorni di mercato ma abbiamo la possibilità di chiacchierare con tutta calma con alcuni ragazzi della zona che possiedono negozi di souvenir nel souk.
Sembra davvero una chiacchierata tra amici, davanti ad un tè dolcissimo e ad un narghilè alla mela. Confrontiamo le nostre culture, le nostre abitudini, le nostre credenze. Abbiamo tutti circa la stessa età, tra i 30 e i 40 anni e a volte sembriamo essere alla ricerca della stessa vita.

Con un ragazzo del luogo

Mi insegnano a legarmi il turbante da sola: è molto semplice e divento subito pratica. Lo sfrutterò spesso in questi giorni nel deserto, per necessità e praticità.
Passiamo così un pomeriggio davvero interessante, fuori dal comune, senza assillanti proposte di acquisto o chiassosi turisti che invadono i souk più conosciuti.

La Grande Moschea di Kairouan

L’arrivo alla Grande Moschea di Kairouan

E’ il momento di addentrarci nel deserto: chilometri e chilometri di niente ci attendono prima di raggiungere Kairouan in tarda mattinata.
La nostra visita non può che cominciare dalla maestosa Grande Moschea che troneggia alle porte della Medina.
Sfoggio subito una delle versioni del mio turbante e attraverso la soglia d’ingresso del 4° sito sacro più apprezzato per il mondo musulmano.

La grande corte esterna della Moschea

La nostra simpatica guida Fathi

La Grande Moschea di Kairouan è stata costruita nel 670 d.C. ed è uno dei luoghi di preghiera islamici più antichi, visitato da migliaia di persone ogni anno. Fathi, la nostra simpaticissima guida, parla italiano ed è poco più giovane delle mura della moschea. 😉
Ce la racconta in ogni minimo dettaglio. Ci mostra il prezioso pulpito in legno intagliato, l’ampia corte esterna, ci fa sbalordire coi giochi di prospettiva delle decine e decine di colonne corinzie che sostengono gli altissimi portici, e ci ferma dinnanzi alla sala di preghiera: qui non è concesso entrare a noi turisti.

La sala di preghiera degli uomini

In realtà le sale dedicate al raccoglimento sono due. Uomini e donne pregano rigorosamente separati: il settore dove si possono ammirare i lampadari d’oro più preziosi ed i tappeti più colorati è ovviamente quella maschile ma noi possiamo ammirarla soltanto attraverso uno dei numerosi portoni, enormi, intagliati tutti in modo differente e unico.

La medina di Kairouan

Street art nella medina di Kairouan

La città di Kairouan è patrimonio Unesco: all’uscita dalla Grande Moschea avrete ancora molto da vedere. A cominciare dai graffiti disseminati tra i vicoli della medina, gli appassionati di street art troveranno pane per i loro denti. Nessun artista famoso come per i murales di Djerba Hood ma qualcosa di più rustico, vero, spontaneo.

Dar Hassine Allani

I terrazzi del Dar Hassine Allani

Dai terrazzi del Dar Hassine Allani

Lasciatevi guidare dai gattini dipinti sui muri bianchi, dai fiori che fanno capolino sulle finestrelle, dalle porte azzurre tipiche della Tunisia. Potreste arrivare anche voi al Dar Hassine Allani, un edificio che racchiude un albergo, un negozio di tappeti e artigianato tipico e un museo.

Anche se acquistare un prezioso tappeto a prezzo conveniente non è tra i vostri imminenti progetti, perdete qualche minuto ad ammirare l’esposizione di pezzi unici e magari provate anche voi a fare qualche nodo come ho fatto io, giusto per saper valutare meglio il minuzioso lavoro che sta dietro questi capolavori.
E poi, fatevi accompagnare sulle terrazze: giochi di scalini, cupole, archi e pianerottoli adorni da maioliche e piante grasse si affacciano direttamente sui tetti della città di Kairouan. Un punto di vista privilegiato che vi farà scattare decine di fotografie, scommettiamo?! 😉

Dove pranzare a Kairouan: ristorante Al Brija

Una delle viste dal ristorante

Esattamente dietro l’ingresso principale alla Grande Moschea, su di una breve scalinata, si trova uno dei ristoranti più rinomati di Kairouan. Il locale è tanto apprezzato che vi conviene prenotare per essere certi di trovare un tavolo.
Il menù è ampio e vario ma non lasciatevi tentare troppo: i piatti non sono abbondanti, di più. Vi arriveranno dosi da tirannosauro e vi piangerà il cuore dover abbandonare nel piatto gran parte della saporita pietanza.

Sono presenti piatti della tradizione alternati a qualcosa di più classico ed internazionale ma sempre impreziosito da un tocco di speziato, tipico della cucina locale tunisina. Le carni sono servite al tavolo su una pietra rovente e accompagnate da verdure e contorni abbondanti senza che vengano precisati sul menù. Rimarrete estasiati e sicuramente sazi.

Una pecca? Da Al Brija non viene servito alcool ma se non siete rigorosamente tradizionalisti potrete godere di ottimi frullati di frutta da bere rigorosamente durante il pranzo o la cena.

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