Montmartre e l’aria retrò della Ville Lumière

Perchè Parigi è, nel pensare comune, la città dove due innamorati sognano di trascorrere almeno un weekend che li faccia sentire come i due fidanzatini di Peynet?
Perchè Parigi è da sempre sinonimo di passione, trasgressione, complicità, con la sua vita frizzante, le sue opere piene di storia e la sua storia piena di avvenimenti.

Le tappe d’obbligo per visitare Parigi sono conosciutissime ed è superfluo elencarle qui. Basta una qualsiasi guida turistica per conoscere chi ha costruito il tal palazzo o la tale chiesa e quando, come raggiungere la Tour Eiffel e gli orari di apertura della reggia di Versailles.

Il Sacré-Coeur a Montmartre

E’ l’atmosfera della Ville Lumièrela patina che ti resterà incollata al corpo e ti riempirà il cervello per lungo tempo, anche dopo averla lasciata.

Montmartre, ad esempio.

Visitare Montmartre di giorno

Pur essendo logicamente cambiata dalla fine del 1800, quando furono aperti tutti i grandi locali destinati a movimentare il volto del quartiere, resta una “enclave” dal sapore bohèmien. Di giorno, viuzze, slarghi e piazzette alberate offrono alloggio ad artisti di strada che, per qualche euro, ti fanno il ritratto.

Io preferisco il mio profilo intagliato su un cartoncino. Lavoro veloce, realistico e a buon prezzo.
Altri suonano, solitari in un angolo, concentrati su una melodia che hanno dentro e sembrano farlo solo per il proprio piacere.

I dipinti per le strade di Montmartre

Vorrei non uscire mai da quel bozzolo fuori dal tempo. C’è un’atmosfera coinvolgente che mi trattiene lì.
I turisti chiassosi disturbano non poco, ma non c’è scelta.

E’ difficile trovare un posto libero su cui sedersi fuori dai molti locali, così mi appoggio ad un albero dietro ad un pittore che riproduce sulla tela l’angolo della casa che ha di fronte.
Ci sono certamente altri luoghi al mondo in cui puoi trovare ambientazioni simili, ma non sono a Parigi.

Mi rendo conto che un giorno solo non mi basta. La gita a Versailles è rimandata. La disdico, per fortuna, senza problemi e collegandomi a internet riesco a trovare un hotel a buon prezzo su Venere.
Forse una notte è sufficiente. Due giorni me li farò bastare ma voglio restare qui più a lungo che posso.

Tra gli artisti di Montmartre

Visitare Montmartre di sera

Di sera, l’atmosfera cambia come cambia il genere di visitatori. Anche i rumori cambiano. Via gli strilli dei bambini e le loro corse tra cavalletti e tubetti di colori.

Passeggio sotto i lampioni osservando le case che mi circondano e mi torna in mente ciò che ho letto di Montmartre.
Negli ultimi decenni dell’800 era diventata “terra libera degli artisti”, pittori, incisori, disegnatori, scrittori e ha conservato questo suo carattere agreste fino alla Prima Guerra Mondiale.

Quindi, Montmartre era una comunità movimentata dove si intrecciavano le relazioni più diverse, amorose e non, che talvolta sembrava contrastare con i luoghi, gli edifici religiosi che circondavano il Sacré-Coeur.
La basilica, eretta sulla cima della collina, ha la curiosa caratteristica di essere, insieme al Vittoriano di Roma, il monumento più bianco d’Europa.

Il Sacré-Coeur a Montmartre

La “Butte di Montmartre”, la parte alta, divenne di moda negli anni a cavallo della Prima Guerra Mondiale, quando scrittori e pittori descrivono con entusiasmo le sue delizie: molto verde, vigne, campi e tanti mulini, elemento caratteristico della Butte.
Qui, la vita notturna di Parigi si concentrava, e si concentra, intorno ai grandi locali destinati a movimentare il volto del quartiere.

Il primo si chiamava Le Chat Noir, seguito dall’Elysée-Montmartre e poi dal Casino de Paris.
Ma il grande avvenimento per la zona e per la città si verifica domenica 6 ottobre 1889 quando un certo Zidler, già macellaio, apre Le Moulin Rouge.
Le sue intenzioni erano di fondare un nuovo tipo di locale nel quale la donna sarebbe stata una regina. Schiava volontaria del sesso, sì, ma con la sicura prospettiva di diventare una delle ragazze più ricche del momento.
Quale società non adora il denaro? Quale tentazione doveva rappresentare per decine di piccole operaie, cameriere, commesse, l’idea di un facile guadagno per una vita migliore.

Montmartre

Il quartiere ospitava, ed ospita, per tradizione, una prostituzione libera che muove intorno ai bar, agli alberghi a ore, ai locali notturni della zona, ma non case d’appuntamento o bordelli, anche negli anni in cui erano autorizzati.

Questo aspetto di Montmartre può sembrare poco edificante e sminuirne il fascino.
Io credo invece che contribuisca nel definire Parigi, oltre che una città romantica e piena di storia, anche un po’ piccante e trasgressiva. E per questo, affascinante.

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2 comments

Simona 30/03/2014 - 08:02

Parigi e’ un caleidoscopio di colori, musica e vecchie storie…
Bel post!!

Greta 30/03/2014 - 19:33

Grazie Simona! Parigi non è tra le capitali europee che mi ha coinvolta di più ma alcuni suoi angoli sono decisamente unici!

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