La vita in houseboat, sui canali d’Olanda

Avete già sentito parlare di mal di terra?

È quella sensazione di malessere e disagio che si prova tornando a terra dopo un lungo (ma a volte anche relativamente breve) periodo in mare. Ti senti dondolare la terra sotto i piedi.

Ormeggiati e pronti a partire in bici!

Non è la prima volta che trascorro una settimana in barca. Ricordo ancora con amore/odio il viaggio in caicco lungo le coste meridionali della Turchia. La pura vita in barca mi ha conquistata all’istante e anche se questa volta non si tratta di mare cristallino e di bagni di sole, tra 36 ore, quando lascerò la Clipper, sono certa che una lacrima scenderà.

La navigazione in città

Non ci si ferma mai, nemmeno sotto minacce di uragani!

Solcare i canali dell’Olanda è un’avventura che ti prende poco alla volta. Ma ti prende tanto!
Se, come lo è stato per noi, è la prima esperienza, non sarà subito tutto rose e fiori.

Sempre pronti a mollare le cime e a salpare. Qui a Ouderkerk

Vedi la barca (che se poi è un gioiello di 11 metri full optional come la Clipper di Le Boat…) e ti brillano subito gli occhi. Un appartamentino galleggiante dove non manca nulla.
Appena ti trovi da solo a doverla domare le cose si complicano un pochino. Ci vuole intuito e sangue freddo. Ci vuole una squadra affiatata di almeno due persone che imparino in fretta e soprattutto abbiano voglia di sperimentare cose nuove!

La routine: l’attesa che si apra il ponte mobile

Ponti mobili che non sempre si aprono come “sesamo”, procedure da affrontare alle numerose chiuse, manovre e nodi alle cime durante l’attracco.
Noi abbiamo imparato tutto da soli, in autonomia. Perchè quando sei in barca sui canali, la corrente e il tuo spirito ti portano avanti. Non si torna indietro e ahime non si riesce nemmeno a restare fermi!

Una classica colazione in barca. Energia e studio della mappa!

Ci sono stati momenti molto complicati, come la serie di microscopici ponticelli nel cuore di Utrecht che, incontrati il primo giorno di gavetta ci hanno spaventato molto.
Poi tutto è andato in discesa. Il percorso, la nostra dimestichezza coi nuovi ruoli di capitano e mozzo…

Festeggiare il 35 esimo compleanno con birra e tramonto sul canale

Qui sopra ci sentiamo una squadra come non mai. Le nostre mansioni sono fondamentali l’uno per l’altra. Dalle più banali come preparare la cena o lavare i piatti a quelle più tecniche che sono diventate coi giorni la nostra quotidianità.

Legare le cime (la mia grande bravura), razionare acqua e corrente, caricare e scaricare le bici, aprire i ponti mobili con il mio fedele ‘mezzo marinaio’.

Relax davanti alla tv olandese…

Mi sento un vecchio lupo di mare (o di canali se preferite), mentre vi scrivo della mia umida vita al riparo da un forte acquazzone.
Siamo al caldo, coricati sui divani della Clipper a sorseggiare un tè alla menta guardando il film Avatar in lingua olandese.

La nostra casetta è vissuta!!

Non abbiamo bisogno di un traduttore, nemmeno di un ombrello, non c’è nulla che serva al di fuori di questo nido ambulante che ci segue in tutti i luoghi che desideriamo scoprire, portando con noi il nostro mondo.

Viaggio e lavoro sono ormai un tutt’uno…

Tramonto mozzafiato davanti alla chiusa di Gouda

Dormire in barca mi ha fatto ritrovare il sonno che non ricordavo da anni. Cullata dall’appena percettibile dondolio dell’acqua, ormeggiata in qualche campagna dove solo gli aironi e le mucche sbirciano dagli oblò con tendine colorate.

Una scorta di birra artigianale De Molen e numerose piantine di tulipani di Keukenhof coronano il tutto. Come avessimo la nostra casa direttamente in Olanda.

Il Capitano sempre attento!

Perchè decidere di fare un viaggio in houseboat sui canali di questo paese da fiaba? Per questi motivi e molto di più. E anche per il dispiacere che sicuramente proverete nel lasciare il vostro rifugio e tornare ai soliti, tradizionali hotel sulla terraferma.

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8 comments

Paola 09/05/2016 - 22:59

Ci ho provato qualche anno fa in Italia, sul Delta del Po fino a Venezia. E’ stato quasi un corso di sopravvivenza… ma mi piacerebbe riprovare. Magari proprio in Olanda!

Greta 10/05/2016 - 11:13

Eh sì Paola, non è semplicissimo però è un’esperienza che segna e lega tantissimo! Ti capisco, anche noi vorremmo tanto ripeterla! In bocca al lupo! Ciao!

konstl 15/02/2016 - 14:38

ho dormito una volta in un boat hotel a Budapest, ed era fantastico. Questo peró mi sembra di essere ancora un grado in piú! Grazie per questo articolo! 🙂 Tanti saluti

Greta 15/02/2016 - 16:04

Grazie a te per il tuo commento! 🙂 Diciamo che questa è la tua casa e la tua auto insieme, he he he. Una esperienza che ti consiglio vivamente! Ciao!

Natascia 02/05/2015 - 14:30

Cavolo che meraviglia!!! Chissà che bella esperienza!

Greta 04/05/2015 - 15:07

Ciao Natascia, la consiglio davvero, è stato splendido! MA ci vuole un po’ di… pelo! 😉

goodnightandtravelwell 02/05/2015 - 12:30

Ok, tantissima stima per il coraggio 😀 Io all’idea di tutti i ponticelli di Utrecht… brrr
Ahahah… “un simpatico cestino che potrete riempire di birra” 🙂 Vi adoro.

Greta 04/05/2015 - 15:06

🙂 <3 La birra è stata una delle colonne portanti del nostro viaggio. Come capita spesso! Sai, il bello è che noi NON NE AVEVAMO IDEA di quanto fossero difficili quei ponticelli. Ci avevamo detto che la nostra Clipper ci passava e nessuno si era posto il problema fino a che non ce li siamo trovati davanti!

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