Trekking al Lahemaa National Park in inverno

A soli 70 km da Tallinn sorge il Parco Nazionale di Lahemaa, dal 1971 il primo dell’Estonia e polmone verde della capitale.

Si raggiunge comodamente noleggiando un’auto, con un tour organizzato da Tallinn o, come abbiam fatto noi, con un autista privato che vi farà scoprire i suoi angoli più nascosti.

Sulla strada, prima di entrar nel parco, merita un piccola deviazione la cascata di Jagala Juga (ben 7,5metri!) la più imponente in un Paese in cui il monte più alto non supera i 400m.
Lo spettacolo è assicurato tutto l’anno: in primavera durante il disgelo per la grande portata d’acqua che la riempie tutta, in estate per la natura lussureggiante, le rondini (che si annidano fin sotto la cascata) e i cigni neri, in autunno per i colori, mentre in inverno le cascate si trasformano in impressionanti sculture di ghiaccio dove ci si può persino arrampicare o intrufolarsi nei suoi cunicoli.

 

Il parco di Lahemaa, pochi chilometri avanti, racchiude un ampia zona costiera, costellata di diverse piccole penisole.
Se ogni tanto alzerete lo sguardo, potreste imbattervi in un nido di cicogne. Per tradizione il giorno delle nozze le coppie legano un nastro bianco alla loro base: si crede porti fortuna e prosperità.
Gli incantevoli villaggi dei pescatori con le tipiche case in legno (ed eternit), oggi trasformate in seconde case estive degli abitanti di Tallinn, sono addobbate a festa e ci concedono di scattare una foto più bella dell’altra!

Curiosa è la contrapposizione delle splendide casette in legno (antiche e moderne) con quelle sovietiche in blocchi di cemento.
Negli anni 60 veniva data la possibilità di costruirsi una casa di villeggiatura con materiali “più moderni”(solamente nei terreni assegnati a sorte e spesso molto lontani dal mare!) con al massimo tre stanze disposte su un unico piano.
Ad oggi, il risultato non è così entusiasmante come poteva sembrare ai tempi. E per gli attuali proprietari è facile trovarsi ad invidiare quelle rustiche casette colorate in “banale” legno.

Lungo la strada e in mezzo ai boschi non è raro imbattersi in enormi massi che sembrano esser stati gettati lì da un gigante. La loro origine è avvolta dal mistero e ognuna di queste rocce ha una storia di streghe, folletti o spiriti da raccontare.
C’è chi racconta di averli visti davvero, spiega la guida: probabilmente queste persone avranno raccolto e mangiato qualche fungo allucinogeno (in Estonia ci son 222 specie di funghi, più della metà velenosi!)…

Lahemaa è un parco naturale fatto non solo di villaggi, enormi spiagge di sabbia fine e paludi che in estate divengono rifugio di centinaia di specie migratorie. Il parco racconta anche una storia di schiavitù e sfruttamento indiscriminato delle sue risorse negli anni dell’egemonia tedesca, fino alla fine dell’800.

I bellissimi manieri all’interno del parco, oggi divenuti resort di lusso, erano il centro del potere.
In stile barocco, richiamano sotto molti aspetti i palazzi austroungarici: dal loro interno i grandi baroni latifondisti prussiani amministravano le terre, gli schiavi (sì, perché la schiavitù in Estonia fu abolita solo nel 1865) e l’alcool, prodotto nelle adiacenti distillerie e venduto a caro prezzo ai russi.

Ma il posto più suggestivo del parco resta senza dubbio la zona delle paludi di Viru Raba Sihtkaitsevöönd (per gli amici Viru Bogs) vicino al minuscolo paese di Liiapeksi.
Lasciata la macchina a bordo strada, una comoda passerella di legno attraversa la vallata fino alla torre panoramica da cui si può ammirare questo spettacolo della natura.

Una costellazione di piccoli laghetti, in parte ghiacciati, riflettono il cielo invernale e si trasformano (a gennaio e febbraio) in naturali e suggestive piste da pattinaggio.
In estate lo spettacolo è ben diverso: nelle caldi acque della palude, a proprio rischio e pericolo per la presenza di acidi naturali e piante dai fiori velenosi (fanno venire un forte mal di testa), ci si può persino tuffare!
Dalla torretta, il trail continua per altri 2km fino all’antica cava di carbone naturale. Qui il particolare terriccio, asciugato e compresso, veniva un tempo trasformato in mattonelle da bruciare nei camini e nelle stufe delle abitazioni: una risorsa economica e fondamentale per affrontare i rigidi inverni baltici!

Fa buio presto a dicembre ed alle 15 è già ora di tornare. La neve sulla strada si sta trasformando in ghiaccio ed il nostro peregrinare senza meta attraverso questi splendidi paesaggi diviene pericoloso.
La promessa è quella di tornare: Lahemaa è splendido in ogni stagione, da scoprire ogni volta daccapo!

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2 comments

simone 23/11/2018 - 12:44

Ciao, molto bello quello che avete fatto! io e la mia ragazza andremo a gennaio e volevo chiederti come poter visitare il parco in inverno senza per forza fare un tour. Grazie.

Filippo 27/11/2018 - 11:31

Il modo più semplice ed economico è il fai da te, affittando un’auto anche solo per un giorno.
I bus per Vihasoo sono molto scomodi (1 corsa al giorno in inverno) e lontani al camminamento sui laghetti (1,5km).
L’auto è la soluzione migliore, affittandola per 2 -3 giorni (strade pulite e gomme chiodate in inverno) potreste anche visitare Tartu che è una cittadina molto vivace grazie alla storica università!

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