Organizzare un viaggio fai-da-te in Myanmar: info utili e consigli

Myanmar (o Birmania): solo il nome evoca la voglia di partire verso una meta esotica ed affascinante, ricca di storia e allo stesso tempo quasi sconosciuta, lontano (ancora) dal turismo di massa della vicina Thailandia.

Spiagge da sogno, templi antichi, pagode millenarie, gente semplice e solare, luoghi facili ed economici: cosa vi ferma dall’organizzare il prossimo viaggio?
Ecco alcune informazioni utili per poterlo fare da soli, in totale autonomia, con un occhio al portafoglio e uno al tempo.

Il periodo giusto per andare in Myanmar: non ad agosto!

La stagione secca, che corrisponde al nostro inverno, è ideale per visitare il paese: garanzia di cielo sereno al 100% senza una goccia di pioggia da dicembre a metà marzo, poi incombe la stagione delle piogge (maggio-fine settembre) dove non si scampa a nubifragi e allagamenti anche sulla costa.
Nei mesi a cavallo tra la stagione secca ed umida il paese è invaso delle zanzare (in Myanmar c’è la malaria), assenti (quasi del tutto) nei mesi di gennaio e febbraio.

Tramonto a Bagan

I voli dall’Italia: pochi e scomodi

Primo problema da affrontare sono i voli. Yangon (Rangoon) è l’aeroporto internazionale di riferimento su cui arrivano voli dal medio oriente e dal sud est asiatico, ma nessun volo diretto a lunga tratta.
Da Milano e Roma, con scali accettabili a Doha di 2-3 ore massimo, Qatar Airways offre voli (a 550-600€) solo di mercoledì e giovedì (siamo a febbraio 2017), mentre negli altri giorni è d’obbligo il pernottamento nella capitale del Qatar (lo scalo è di 20-30 ore).

In alternativa si può cercare un volo su Bangkok (BKK) e da lì tornare indietro a Yangon con Thai Airways, ma i tempi e costi sono maggiori se non si mette in conto almeno un ulteriore scalo.

U Bein bridge

Il visto online per il Myanmar: dove conviene acquistarlo?

Il Myanmar offre il servizio di e-visa ufficiale al costo di 50 USD, mentre alcune agenzie (anche italiane) richiedono oltre 70$. Per la procedura servono una carta di credito o account PayPal, passaporto valido e la scansione di una fototessera (il sito è molto facile).

L’approvazione arriva per email entro 3 giorni: ricordatevi di stampare la ricevuta col codice del visto e una copia dei biglietti aerei di andata e ritorno da presentare agli ufficiali di dogana. Il visto turistico è valido per 90 giorni dalla data di rilascio e per 28 giorni dalla data di ingresso nel Paese.

Atterrando all’aeroporto di Yangon, scopriamo l’esistenza di uno sportello Visa On Arrival al costo di 40 USD… ma non cadete in tentazione! Questa procedura, abbiamo scoperto, è riservata solo a chi viaggia per affari e il rilascio del permesso fa seguito a una pre-autorizzazione del consolato birmano.

Gabbiani a Yangon

 

Gli spostamenti in Myanmar: investire in tempo o in denaro?

Spostarsi in Myanmar non è facile.
Le strade sono vecchie e piene di buche, le Highway passano nel centro dei paesi e hanno frequenti caselli per il pedaggio così che la velocità media di un viaggio su 4 ruote non supererà mai i 60km/h.

Di contro i bus di linea hanno un servizio capillare ed economico: un viaggio da Yangon a Mandalay dura dalle 9 alle 13 ore (dipende dal traffico) ma costa meno di 10$.

Stesso dicasi per i treni: lenti, vecchi e polverosi, non offrono certo un servizio confortevole, nemmeno in Upper Class. Il tempo impiegato per percorrere la stessa tratta è di 10-12 ore ma il costo è ridicolo (6$).

Se si ha poco tempo (e tanti soldi), resta la soluzione volo interno: i prezzi dei voli (Mann Yadanarpon, KBZ, Myanmar Airways, Air Yangon) sono proibitivi per i residenti (90-120$ a volo) ma coprono la stessa tratta in meno di un’ora, impegnando meno di mezza giornata per lo spostamento e regalandovi tanto tempo in più.

I taxi per muoversi in città hanno prezzi bassi (2000-5000 kyats a corsa – i moto taxi costano la metà) e rendono superflua ogni avventura con i bus di linea delle città (che hanno mete e numeri scritti solo in birmano).

Nelle città (con l’eccezione di Yangon per il traffico a dir poco aggressivo) noleggiare una bicicletta o una motocicletta (anche elettrica che si può guidare senza casco) è una buon investimento in soldi, tempo e libertà: i prezzi vanno da 8000 a 15000 kyats al giorno a seconda del modello. La patente non ci è mai stata richiesta per il noleggio, ma meglio averla sempre con sé insieme ai passaporti.

Stazione di Yangon

Mingun by boat

Pianificare l’itinerario: quanti giorni a disposizione?

Abbiamo visitato il Myanmar (direi tutte le zone più salienti e tourist-friendly) in 13 giorni (qui l’itinerario), ma se si hanno meno giorni a disposizione si può avere un’infarinatura birmana anche in una settimana: Yangon (1 giorno), Mandalay (e dintorni, 2 giorni) e Bagan (almeno 2 giorni pieni) sono le mete salienti da non perdere assolutamente, il resto del tempo da investire spetta a voi.

Internet in Myanmar: wifi e acquisto di una sim card locale

In aeroporto o nelle strade principali di Yangon è possibile acquistare una sim card locale in modo abbastanza rapido.
I costi sono senza dubbio molto convenienti e, nonostante il wifi sia presente in molti ristoranti turistici e in alcuni templi, è sempre comodo poter contare sulla connessione quando si è in viaggio fai-da-te (indicazioni stradali, info sugli orari, ricerca di un ristorante…).

Vi consiglio una sim Telenor: al costo di 9900 kyats avrete 2GB di traffico dati da consumare in 30 giorni (+ 1500 kyats per l’attivazione che vi sarà effettuata direttamente in negozio). Una seconda attivazione dovrete farla voi inviando un sms con i vostri dati personali.

Buddha sdraiato a Bago

Beer break a Mingun

Cosa mettere in valigia? Le cose indispensabili da avere sempre con sé in Myanmar

Per entrare nei templi bisogna avere sempre cosce e spalle coperte (“No Spaghetti bluse” per le donne); i pantaloncini corti, anche se arrivano al ginocchio, non sempre sono permessi, ma in tal caso i templi (tipo la Shwedagon Paya di Yangon) affittano, vendono o mettono a disposizione i coloratissimi longyi, i tipici pantaloni birmani di stoffa da stringere in vita.

Inoltre nei templi sono vietatissime le calze: si commina solo a piedi nudi, per questo le infradito la fan da padrone!
Un consiglio: portatevi sempre dietro delle salviette umidificate per pulirvi i piedi prima di uscire!

Lo spray antizanzare (Off, Autan Tropic) è utile al crepuscolo, anche a febbraio qualche moscerino è sempre in agguato.

Nello zaino tenete sempre con voi il passaporto, un borsellino con i farmaci di emergenza (le farmacie sono abbastanza sprovviste),  gel lavamani alcolico, occhiali da sole e un cappellino o bandana per le ore più calde.

Mercato lungo le rotaie a Yangon

Mercato di Bago

Contanti (Kyats), dollari o carta di credito? Come si paga in Myanmar?

La Lonely Planet suggerisce di portare con sé più dollari US che moneta locale (il cambio è 1$=1350 Kyat), ma in realtà non conviene.
Gli hotel si pagano in dollari (contanti e freschi di conio o, qualora accettino le carte di credito, pagando la commissione di circa il 3%), alcuni templi accettano pagamento sia in kyats che in dollari, ma applicando un cambio sfavorevole (es. 2000 kyats o 2$), mentre taxi, bus, treni, souvenir, birre e ristoranti vanno pagati in kyats.

I cambiavalute in aeroporto non sono convenienti (si sa!), ma i bancomat (ATM) sono diffusi ovunque (persino all’interno delle pagode a Yangon!): se avete un bancomat (circuiti Maestro o Cirrus) abilitato al prelievo all’estero (chiedete alla vostra banca) le commissioni sono inferiori al prelievo con carta di credito (VISA applica anche un’ulteriore commissione sul cambio oltre ai 5000 kyats per la transazione extrabancaria).
I bancomat della KBZ permettono singoli prelievi fino a 300000 kyats, quelli di altre banche (es. Ava Bank) solo fino a 200000 kyats.
Partire con solo Euro è possibile ma sconveniente: non tutti i cambiavalute li accettano, il che vi costringe comunque a cambiarne un po’ in aeroporto (a tasso sfavorevole) in kyats o dollari.

Il tempio della montagna a Mandalay

Ci sono zone pericolose in Myanmar che è meglio evitare?

In linea di massima il Myanmar è un paese dove il turista non corre alcun pericolo.
Abbiamo approfondito l’argomento sicurezza e pericoli in questo post.

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2 comments

Eleonora Tassan 14/02/2019 - 15:36

Ciao, ho scoeprto il tuo blog cercando informazioni per un viaggio in Myanmar. Ti faccio i complimenti, è molto ben strutturaro e molto chiaro, ricco di informazioni! Se posso chiederti un consiglio, in merito agli spostamenti in Myanmar. Ho letto, che per il bus, è consigliato prendere i biglietti tramite l’hotel o la guest house dove si alloggia. Però ho trovato un paio di siti internet dove prenotare direttamente i biglietti del bus, per le corse notture. Tu come hai fatto? Questi siti a tuo avviso sono affidabili?
Se potresti aiutarmi ti ringrazio molto.
Grazie e in bocca al lupo per il tuo prossimo viaggio
Eleonora

Greta 14/02/2019 - 19:52

Ciao Eleonora, grazie mille per i complimenti. Guarda, io posso dirti come ho preferito fare io, non saprei consigliarti altrimenti. In altri Paesi abbiamo scelto di affidarci agli hotel dove alloggiavamo per visite e mezzi scelti in loco. Diciamo che i prezzi sono comunque così bassi che puoi evitare di acquistarli prima, e così eventualmente si può anche apportare modifiche all’itinerario in corso di svolgimento.
Buon viaggio 🙂

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