La mia prima volta a Vinitaly, col Consorzio Asti DOCG

Quando il Consorzio Asti DOCG mi ha invitata a Vinitaly, ho detto tra me e me “…e cosa c’entro io col vin…?!?! Ah già!”
La mia prima volta a Vinitaly è stata puro divertimento ma anche storditaggine, sorpresa, folla, sfinimento.
Prendete questi termini con le loro accezioni positive e negative: ecco, un casino di sensi!

La fiera del vino di Verona mi ha sempre incuriosita molto ma non ho mai avuto occasione di visitarla prima d’ora. Questo interessante invito era davvero l’occasione giusta e vi dico subito una cosa: che siate intenditori o meno, se vi piace il vino Vinitaly è un evento da vedere!

Onestamente penso che una sola giornata non sia sufficiente. A meno che voi non abbiate le idee più che chiare e teniate un ipotetico “Vinitaly GoogleMaps” sempre nel vostro palmo (quello libero dal calice di vino), non ce la farete mai a gironzolare per tutti i padiglioni della fiera in poche ore.

Con mio sommo orgoglio realizzo subito che il Piemonte ha una quantità di espositori da annichilire gran parte delle Regioni restanti. E non offendetevi eh, son pur sempre fiera piemontese! 🙂
Ma non solo quantità e qualità… anche la varietà è stupefacente! Tantissimi rossi, ovvio, ma una sorprendente (o almeno per me, abbastanza profana) proposta di bianchi e soprattutto bollicine. Ne sono entusiasta e sogno già di riuscire ad assaggiarli tutti: impresa ambiziosa ma purtroppo davvero impossibile, credetemi!

Grappe e distillati a Vinitaly

Sempre nel padiglione dei vini piemontesi, sono ben rappresentate anche le distillerie e la grappa la fa ovviamente da padrona.
Qui incontro Spirito Verdiano, un’azienda parmense che ha allestito una piccola area che somiglia ad un accogliente bar dove fare quattro chiacchiere con amici sorseggiando magari un cocktail a base di liquore di prugna (delizioso). Misao, il bar tender, è simpaticissimo oltre che decisamente professionale ed è stato un piacere intrattenermi al suo bancone una mezz’oretta. Che vi avevo detto? Qui a Vinitaly bisogna restarci per giorni interi!

Ma tra una capatina in Liguria e una in Sardegna dove ho potuto salutare vecchi amici come i ragazzi di Cà du Ferrà e Andrea coi vini Atlantis, torno sul mio posto di lavoro (e che posto di lavoro!!) dove il Consorzio Asti DOCG ha pensato ad alcune speciali esperienze interattive per rendere le nostre degustazioni ancora più simpatiche e coinvolgenti.

Degustazione con sommelier per individuare il bouquet di aromi dei vini Asti DOCG

La sommelier Martina Doglio Cotto (@grape_stories) ha preparato per noi dei calici super fotogenici con all’interno numerosi ingredienti aromatici che vanno a definire il bouquet olfattivo tipico di ogni vino.
Calice di Asti alla mano, tocca a noi individuare quali ingredienti caratterizzano questo speciale vino. Ma Martina è molto indulgente, per non farci sfigurare ci spiega che l’individuazione di questi aromi è sempre soggettiva e dove io ci sento della salvia, qualcun altro più sentirci della pesca sciroppata… Chi è pazzo tra i due non è semplice da definire! 😉

La marenda sinoira piemontese

Vengo a sapere anche una cosa decisamente sorprendente. Qui in Piemonte tutti conosciamo la marenda sinoira. Prende le origini dalla merenda a tardo pomeriggio che i contadini si portavano dietro nei campi, come breve pausa dal lavoro. Oggi la identifichiamo come il nostro aperitivo che prevede sempre spuntini salati abbinati ad una bevanda alcolica o meno quale birra, Spritz, vino…
L’originale marenda sinoira dei nostri nonni invece, in abbinamento a pane, salame e formaggio, prevedeva una fiasca di moscato dolce. Incredibile vero? Eppure ai tempi era il vino più economico perchè richiedeva meno tempo di lavorazione e invecchiamento. E vi posso garantire che quel sapore dolce è davvero interessante in abbinamento al salato. Assolutamente da provare e da proporre agli amici, per un aperitivo estivo in giardino!

Aperitivi fruttati con Asti DOCG

(Ph. credit @robertamirata)

E per un aperitivo più soft e rinfrescante, che piaccia proprio a tutti, perchè non creare un cocktail a base di Asti DOCG?
Lo storico metodo di produzione di questi vini li rende naturali, ben digeribili e gradevoli anche ai più sensibili. Aggiungendo marmellata di albicocche fatta in casa e succo d’arancia appena spremuto si può trasformare un calice di Asti DOCG in un long drink poco alcolico ma dall’aroma irresistibile. Vi garantisco che ne vorrete un altro calice, e poi un altro, e un altro…

N’Ice Roll: i rotolini di gelato all’Asti DOCG fatti sul momento

Ma io le mani in pasta le ho messe anche altrove, anzi, le mani su piastra. Non mi sono scottata, tranquilli!
Questa volta si è trattato di una piastra refrigerante dove ho potuto cimentarmi nel realizzare il mio gustosissimo N’Ice Roll.

L’innovativa proposta di Diego Bongiovanni prevede proprio la realizzazione sul momento di rotolini di gelato: versando gli ingredienti sulla piastra e lavorandoli con le spatole, velocemente, finchè il gelato non acquisisce forma solita ed è pronto da arrotolare e servire. Il tocco in più? Beh, siamo a Vinitaly e il Consorzio Asti DOCG ci propone il moscato d’Asti come ingrediente del gelato. Una vera delizia, credetemi!

Non è necessario ubriacarsi per godersi appieno Vinitaly. Certo, gli astemi si divertiranno molto meno.

Un consiglio? Portatevi in borsa qualche cosa da sgranocchiare! L’unico neo che ho trovato di Vinitaly è stato proprio la scarsità di cibo. Eppure sappiamo quanto sia importante l’abbinamento dei piatti con il giusto vino, perchè gli stand non si organizzano per offrire ai visitatori una degustazione completa con sapori che possano esaltare i loro vini?

Per quanto mi è parso di capire, gli spazi e le attrezzature disponibili per questa soluzione non sono sufficienti e probabilmente c’è anche il velato timore che la fiera prenda una “piega sbagliata” e sfori dal focus vitivinicolo.
Eppure, non posso non pensare a quegli sfiziosi crostini con burrata e acciughe che mi sono stati proposti allo stand del Consorzio Asti DOCG in abbinamento ad un Asti dolce. Certo, abbinamento davvero sorprendente… ma come vi avevo già detto la marenda sinoira è anche questo!

Info utili su Vinitaly

Vinitaly viene allestita in zona Veronafiere, , Viale del Lavoro 8

Prezzo d’ingresso giornaliero: 85 euro
Prezzo di ingresso per i 4 giorni: 150 euro

Orari di apertura: 9:30/18

Le degustazioni di vino e di cibo all’interno della fiera sono gratuite. Potrebbe venirvi richiesta una breve registrazione ad alcuni stand.

Se raggiungete la fiera in auto: il parcheggio più comodo si trova di fronte all’ingresso Re Teodorico.
Se raggiungete Verona in treno: ci sono navette gratuite stazione-fiera e ritorno ogni 15 minuti per tutto l’orario di apertura della fiera.

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