“Mosaico di notte”: visitare i siti di Ravenna al calar del buio

Basilica di San Vitale

Le sere d’estate, a Ravenna, si accendono di luci soffuse per creare la giusta atmosfera. Dal 28 giugno al 1 settembre prende vita “Mosaico di Notte“, l’occasione in cui è possibile visitare nelle ore serali alcuni degli 8 siti UNESCO della città più altre imperdibili location che raccontano storia e arte

Sul sito dell’ente del turismo di Ravenna potete restare aggiornati per non perdere queste aperture straordinarie e, se preferite, scegliere il tour guidato (anche in inglese) che fa per voi.

Io ho avuto la fortuna di fare queste visite serali in compagnia di Claudia, guida esperta e simpaticissima di Il Papavero. Come una fonte inesauribile di curiosità ed informazioni, la giusta guida sa trasformare una visita culturale in una vera e propria esperienza indimenticabile!

Basilica di San Vitale

I siti Patrimonio UNESCO che aderiscono a “Mosaico di Notte”

1. Basilica di San Vitale

Si tratta di uno degli edifici storici più importanti di Ravenna. La Basilica di San Vitale fu fatta costruire dal vescovo Ecclesio e poi completata dal suo successore, l’arcivescovo Massimiano, quando Ravenna era già stata riconquistata dall’imperatore romano Giustiniano.
L’edificio combina elementi architettonici romani con elementi bizantini ma ciò che più salta all’occhio delle migliaia di visitatori sono sicuramente i suoi mosaici che ricoprono buona parte degli interni.

Basilica di San Vitale

2. Mausoleo di Galla Placidia

Si trova a pochi metri dalla Basilica di San Vitale e condivide con lei l’aspetto austero all’esterno che si trasforma in un tripudio di mosaici colorati al suo interno.
L’ambiente è raccolto e fitto di scene rappresentate su pareti e soffitto attraverso minuziosi mosaici che hanno caratteristiche uniche e non riscontrabili altrove.
Una curiosità: il monumento non si può osservare in tutta la sua interezza in quanto il tempo lo ha interrato di 1,50 mt.

Mausoleo di Galla Placidia

3. Basilica di Sant’Apollinare Nuovo

Una grande semplicità architettonica caratterizza la basilica che, attualmente, non rispetta più le proporzioni di un tempo.
Al suo interno vediamo come lo spazio si sviluppa in modo longitudinale delineato dalle due file di 12 colonne in marmo greco.Il colpo d’occhio però ce lo danno le due “processioni” di mosaici a rappresentare santi e vergini. L’oro delle tessere brilla e dà senso di profondità, in special modo con la luce della mattina.

Un particolare interessante è il Palatium di Teodorico: chiaro esempio di censura. Oggi si vede adorno di tende e drappeggi ma precedentemente ospitava, nelle sue nicchie, figure di personaggi legati alla chiesa ariana, oltre allo stesso Teodorico sul trono.

Basilica Sant’Apollinare Nuovo

4. Basilica di Sant’Apollinare in Classe

Situata a Classe, poco fuori da Ravenna, questa basilica presenta alcuni aspetti legati alla sua omonima in città. Spiccano subito, infatti, la sua divisione in tre navate separate da due file di 12 colonne in marmo greco. I loro capitelli sono detti a “foglie di acanto mosse dal vento” o a “farfalla”.

Il pavimento originale era a mosaico geometrico ma ne sono stati rinvenuti soltanto piccoli tratti.
Il vero capolavoro però si trova ancora integro e decora con colori ed una moltitudine di animali l’abside della basilica.

Basilica di Sant’Apollinare in Classe

5. Battistero Neoniano o degli ortodossi

Un po’ come al Mausoleo di Galla Placidia, ci troviamo all’interno di un edificio relativamente piccolo che oggi si trova interrato di 2 metri.
Al suo interno è ricolmo di meraviglie.

Al centro, troviamo la fontana che ci guida ad alzare gli occhi verso la cupola adorna di mosaici e suddivisa in tre zone distinte: un medaglione centrale e due fasce concentriche.
Ci soffermiamo sul disco centrale che raffigura la scena del battesimo di Cristo con tanti dettagli interessanti.

Battistero Neoniano

6. Battistero degli Ariani

Di forma ottagonale e parzialmente interrato come i due siti Unesco presentati poco sopra, il Battistero degli Ariani ha un interno ormai spoglio da stucchi, marmi e mosaici, fatta eccezione per la cupola.

La cupola richiama i decori del Battistero Neoniano con la scena del battesimo di Cristo in forma però più semplificata e con variazioni che sottintendono significati differenti.

Altre location di “Mosaico di Notte”

1. Domus dei tappeti di pietra

L’accesso alla Domus dei tappeti di pietra è all’interno della Chiesa di Santa Eufemia, in pieno centro storico di Ravenna. L’ambiente è sotterraneo (circa 3 metri sotto il livello stradale) e comprende 14 ambienti appartenenti, anticamente, tutti ad un unico edificio signorile, privato.

I pavimenti alternano marmi e mosaici disposti a creare giochi di colori e particolari effetti visivi.
Troviamo mosaici decorati con elementi geometrici, floreali e figurativi. Uno tra essi ha tanto da raccontare: la “Danza dei Geni delle Quattro Stagioni”, rarissima rappresentazione che mostra i Geni danzare in cerchio.

Domus dei tappeti di pietra

2. Museo Classis

Nel buio della notte di Classe, si accendono le luci del bellissimo giardino che avvolge l’edificio, un tempo adibito a zuccherificio.  Il recupero stesso dell’ex zuccherificio di Classe si pone al centro del racconto sulla storia di questo territorio. Il Museo Classis infatti custodisce oltre 600 reperti che ci aiutano a ricostruire la vita di questa città e di tutto il territorio circostante.

L’Onda, un lungo mosaico policromo, ci porta fino all’ingresso del Classis, uno dei musei archeologici più importanti d’Italia.

Museo Classis

3. MAR (museo d’arte di Ravenna)

Tra le varie aree del MAR, io mi sono concentrata su quella dedicata ai mosaici contemporanei. Molti dei lavori esposti sono affiancati dalla bozza, un dipinto realizzato dall’artista per indirizzare al meglio il lavoro dei mosaicisti durante la ripoduzione.

Sono sempre molto scettica per quanto riguarda l’arte contemporanea ma i mosaici sanno sempre coinvolgere e anche qui ho trovato alcune idee davvero originali.
Soffermatevi sui mosaici a “tappetino da bagno” sull’unicorno tridimensionale e, ovviamente, sui lavori di Luca Barberini che io adoro alla follia.

Ah, e fuori dal museo, nei giardini fioriti, quella rotoballa di fieno è un mosaico pure lei, con tessere lunghe e sottili, color oro.

MAR

4. Biblioteca Classense

Questo è l’unico sito appartenente all’evento “Mosaico di Notte” che non ho visitato.
Si tratta di una preziosa collezione di libri custoditi nel grande monastero camaldolese del XVI secolo. Al suo interno troviamo anche la Raccolta Dantesca Olschki, tra le più importanti collezioni di opere di e su Dante Alighieri con prime e rare edizioni.

Qui vengono inoltre organizzati eventi, concerti ed esposizioni temporanee.

I 2 siti UNESCO che non fanno parte di “Mosaico di Notte”

1. Cappella di Sant’Andrea al Museo Arcivescovile

La cappella si trova all’interno del Museo Arcivescovile e, insieme alla Cattedra d’Avorio, è uno dei punti di visita più importanti del museo. Le pareti sono interamente ricoperte di marmi nella parte inferiore e decorate da mosaici in quella superiore.
Una particolarità che mi ha davvero stupita è il cielo stellato della volta absidale (che ricorda quello del Mausoleo di Galla Placidia): guardate bene, non si tratta di un mosaico ma di un rifacimento. La volte è stata infatti ri-decorata con un affresco che ricorda l’effetto del mosaico.

2.  Mausoleo di Teodorico

Il Mausoleo si trova appena fuori le antiche mura di Ravenna. È stato commissionato dal re Teodorico quando era ancora in vita e per la sua costruzione è stata utilizzata una tecnica che ha richiesto abile maestria. La struttura è infatti composta di blocchi di pietra squadrati ed incastrati tra loro a secco ed assicurati con ganci metallici.

La struttura, massiccia e imponente, al suo interno non presenta mosaici e probabilmente fu proprio qui che la salma di Teodorico fu sepolta.

Mausoleo di Teodorico

A Ravenna non perderti la Basilica di San Francesco: la sua cripta è stata trasformata in un acquario con tanto di pesci rossi.
E non dimenticare di visitare la tomba del sommo poeta Dante Alighieri.

[Si ringraziano: Ravenna Tourism, In Emilia Romagna e Viral Passport]

 

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3 comments

Mimì 16/08/2023 - 16:45

Lo spero tanto anche io! Dicono che non c’è due senza tre, e allora restiamo in attesa! Dopo Ravenna e i suoi spettatori mosaici di notte, sarebbe bellissimo una meta anche all’estero, magari un bel sito UNESCO da non dimenticare!!

Mimì 10/08/2023 - 14:55

Ravenna e dintorni sanno sempre come fare innamorare di loro! Devo però dire che la visita ai siti con i mosaici di notte, rende tutto ancora più magico! Bellissimo articolo Greta, dettagliato e completo, davvero complimenti!

Greta 16/08/2023 - 11:54

Carissima Mimì. i tuoi complimenti fanno sempre tanto piacere! Un caro abbraccio sperando ci sia presto una nuova occasione! <3

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