Palermo o la ami o la odi. O tutti e due!

Palermo mi ha stupita.
Ho cercato di raggiungere questa controversa città senza particolari preconcetti. Non volevo aspettarmi nulla di specifico per non restare delusa o per non pregiudicare quel che avrei visto e vissuto in prima persona.

Tra le vie del centro storico

L’esperienza personale conta e sicuramente la mia esperienza di 24 ore a Palermo è stata emozionante e piena!
Sì, Palermo mi ha stupita perché racchiuse in lei ho scovato città diverse.

Addentrarsi nei suoi stretti e bui vicoli per uscirne ogni volta in un luogo completamente differente da quello prima. Passare dai chiassosi mercati del Capo, Ballarò e Vucciria è un tuffo nella più forte tradizione palermitana. Un tuffo negli odori di pesce fresco e origano, nelle grida dei venditori, nella ressa di massaie pronte a tutto per accaparrarsi la materia prima migliore da cucinare per pranzo.

Al mercato del Capo

E’ emozione, caos, vita vera. E’ il vecchietto con dei broccoli nel sacchetto che ti chiede di fotografarlo e ti sorride con tre denti in bocca. E’ il giovane pescivendolo che, poco importa se devi rientrare a Milano con un volo in giornata, il polpo piuttosto te lo regala!

Ho fotografato, ho sorriso, ho toccato frutta e verdura dalle dimensioni sbalorditive, ho acquistato condimenti e sughi che non ho la più pallida idea di che cosa effettivamente contengano.

Stelle di Natale al Teatro Massimo

E alla fine del mercato poi magari trovi una piazza con una chiesa al limite del crollo ma addobbata con mille luci di Natale.
Oppure, passeggiando nella nuova zona perdonale, ti trovi in faccia al Teatro Massimo e resti di stucco, abbagliata dal rosso delle stelle di Natale che fanno da tappeto alle statue dei leoni.

Politeama a Natale

I palazzi barocchi, le rovine del sacco di Palermo, un murale che “ravviva” la desolazione, un vicolo bloccato da un parcheggio selvaggio, il tramonto se li riflette sul Politeama accerchiato da boutique, l’accattone con la fisarmonica, il traffico completamente bloccato grazie all’assenza di mezzi pubblici adeguati, un sobrio matrimonio alla Martorana, il coloratissimo carro della santuzza Rosalia, gli adesivi nelle vetrine di chi dice di no al pizzo.

Palermo è degrado e, un passo dopo, è magnificenza.
Palermo è lusso e dietro l’angolo è un cumulo di immondizia.

Arancina zucca e gorgonzola

Palermo è la zona dove è meglio non andare che tanto non c’è nulla da vedere, ed è il posto dove trascorrere con gli amici un pomeriggio magnifico tra arancine deliziose, shopping e aperitivi.

Sono stata a Palermo il 21 e 22 dicembre. Il clima natalizio proprio non l’ho sentito nemmeno un istante. Eppure non penso di aver mai visto una città letteralmente ricoperta di luminarie come questa.

Un paio di bancarelle si spacciano per mercatino natalizio proprio davanti al Teatro Massimo. Stanno allestendo ora, con qualche oggetto che, di Natale, sa poco.
Ora, a due giorni dalla vigilia, quando al nord i mercatini quasi stanno per essere smantellati ma… che fretta c’è? 😉

La Cattedrale di notte

Nessuna atmosfera natalizia ma, tante altre sensazioni si sono fatte sentire molto bene e forti, come gli animi e le iniziative degli influencers palermitani che ho potuto incontrare ad un evento a Palazzo Asmundo, di fronte alla Cattedrale illuminata a giorno.
Grandiose come gli affreschi e gli arredi che impreziosiscono uno dei palazzi più belli che io abbia mai visto.

Grazie a Tony e Alessandra ho visto dall’interno un volto nuovo di Palermo, carico di iniziative che provengono dal cuore e dall’orgoglio di giovani che questa città la amano da morire, anche se a volte è difficile.

Matrimonio alla Martorana

Murale religioso

Calciobalilla per strada

Chiesa del Gesù

Arte alternativa per le vie del centro storico

Fontana pretoria o “piazza vergogna”

Ape Car per sgombero case e cantine

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4 comments

Silvia - Appunti in Valigia 30/12/2015 - 06:33

Mi ci trovo tantissimo in quello che scrivi. Io purtroppo non sono riuscita ad amare questa città. Ci sono arrivata come tappa finale di on the road di una settimana, e forse è stato proprio questo l’errore..troppi paragoni con città quali Taormina, Siracusa, Ragusa etc..
Però chissà magari un giorno ci tornerò..alla fine bisogna sempre dare una seconda opportunità!

Greta 30/12/2015 - 15:30

Grazie, mi fa molto molto piacere! Ho visitato tre volte la costa est della Sicilia e anche io le ho trovate molto differenti. Hai ragione sul dare una seconda possibilità. Non sempre se ne ha occasione ma te lo auguro davvero! Un abbraccio.

Sicania 28/12/2015 - 20:59

Mi è piaciuto il tuo modo schietto di raccontare Palermo che, è proprio così: genuina, magnifica ma martoriata. ♡

Greta 29/12/2015 - 13:12

Grazie. Mi fa molto piacere il tuo commento. Non è semplice parlare di una città come Palermo e a volte si ha timore che le proprie immediate sensazioni possano essere fraintese da chi magari la conosce perfettamente! Ancora grazie!

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