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Atollo di Ari: un paradiso… sotto la pioggia

by Greta

Una settimana nell’Atollo di Ari completamente boicottata dal maltempo. Non soltanto il sole ci ha degnati di un bacio un’unica mezzora in 7 giorni (trascorsi a fare foto come pazzi per avere almeno un ricordo meno nostalgico, a casa) ma abbiamo affrontato un diluvio universale dopo l’altro.
Piogge così forti da formare pozzanghere di 20 cm sulla sabbia. Sicuramente un’esperienza particolare.

sole

La spiaggia del Vakarufalhi

Abbiamo sfruttato appieno il grande patio coperto con divano oversize e apprezzato come mai gli squisiti pasti del resort: il momento più entusiasmante delle giornate.
Si camminava sempre scalzi, anche al ristorante, coperto ma con grandi vetrate apri/chiudi. Le bevande erano comprese e venivano servite al tavolo con gentilezza e solerzia, mentre ci si soffermava davanti a buffet prelibati, sempre col dubbio della scelta. Taglieri di formaggi e affettati, mix di insalate, pizza croccante, pasta, gnocchi e lasagne ma soprattutto pesce e carne alla griglia cotti al momento. Una chicca! anche i dolci mono porzione coccolavano gli occhi. E una sera addirittura sushi. Mai mangiato così bene all’estero. Una “magra” consolazione che ci ha salvato lo spirito.

Filippo è riuscito a fare qualche partita a beach(water) volley con clienti e inservienti per riuscire a raggiungere un degno numero, e il livello era anche piacevole da guardare, mentre sorseggiavo un the caldo.
Ebbene sì, appena arrivati ci hanno segnalato questo appuntamento della giornata, di ritrovo, coi rinomati the della catena alberghiera TClub e pensavo li avrei completamente snobbati.
Una birra ghiacciata piuttosto, alle 5 del pomeriggio! Effettivamente nemmeno loro pensavano ad una simile affluenza, visto che la stagione era ottima, dal 15 al 22 Settembre 2010. Che sfortuna!
Il the se non altro era buono, di una dozzina di gusti. Il servizio sempre molto curato e l’atmosfera rilassante e informale.

bungalow Vakarufalhi

Il nostro romantico beach bungalow

Il resort TClub Vakarufalhi è l’unico sulla piccola isola e comprende beach villas e water villas. Abbiamo scelto la prima e ne siamo rimasti soddisfatti. Di prezzo inferiore ma comunque una privacy ottima con piante e vegetazione a schermare la zona patio e ombrellone con sdraio privati. A pochi metri dal bagnasciuga, con panorama mozzafiato. La stanza molto grande e moderna. Tv lcd 40 pollici, lettone e bagno incantevole con seconda doccia all’aperto, sulla sabbia, luci soffuse…
Ottimo servizio di pulizia: non c’era mai un granello si sabbia sul parquet e nonostante passassimo il 90% della giornata in stanza, il personale trovava sempre il modo di sostituire lenzuola e asciugamani, senza mai disturbare una volta!

Le water villas invece sono più grandi ma per raggiungerle si percorre un lungo pontile. L’accesso al mare è privato per ognuna ma tramite scaletta, subito oltre la barriera corallina, con acqua alta. I loro lettini non sono personali ma si possono occupare quelli della porzione di spiaggia davanti al ristorante, tutti insieme.

Il pacchetto non prevedeva l’all inclusive e purtroppo i coktails al bar erano abbastanza costosi. La connessione wifi era gratis ma presente solo nella zona bar e, con un pc a disposizione, anche nella hall.

Visto il maltempo non abbiamo potuto fare snorkelling ma soltanto ammirare qualche pesce chirurgo dal pontile. La quantità è comunque molto limitata e lontana da Sharm, Marsa Alam o Messico. Ci hanno assicurato la presenza di squali.

dhoni

Il dhoni

L’unica gita che la pioggia ci ha concesso (pioveva lo stesso ma un pochino meno…) è stata a Dhangethi, la classica isola dei pescatori. Mi viene il dubbio se ce ne sia una davanti ad ogni isola con resort…
In gran parte predisposta per i turisti, il tour consiste in una via centrale disseminata di negozietti di souvenirs. Vasetti in legno di diverse forme, tramonti maldiviani dipinti su vassoi in legno scuro e una marea di the aromatizzati e confezionati in graziose scatolette regalo.
Breve tappa di rito in una scuola. E poi all’albero strangolatore, enorme, con suggestivi rami-radice che ricadono fino a terra, numerosissimi e spogli.

isola Maldive

L’isola vista dall’idrovolante

L’isoletta di raggiunge con una tipica imbarcazione del luogo, il Dhoni.
Con comoda copertura, sia per il sole cocente che nel nostro caso per la pioggia, ospita comodamente seduti una ventina di persone.
Con lo stesso mezzo si raggiunge una piattaforma in mezzo al mare dove atterra e decolla l’idrovolante che collega le varie isole dell’atollo a Malè, dov’è ubicato l’aeroporto internazionale, con pista parzialmente palafittata sul mare.
I tour operator e i vari resort sono molto ben organizzati nel suddividere i turisti in arrivo.
Scesi dall’aereo si viene indirizzati alle navette che conducono all’aeroporto degli idrovolanti e giunti lì, ci si suddivide in piccoli gates a seconda della piattaforma da raggiungere.
I Dhoni poi smistano ulteriormente in ogni differente hotel. I voli sono quasi sempre abbinati al pacchetto hotel, quindi charter, e il prezzo cambia soprattutto in base allo scalo o meno prima di arrivare alla destianzione finale.

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Link Utili:

Hotelplan Italia

Trans Maldivian – Maldivian Air Taxi

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