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Degustazione all'Azienda Poggio Amorelli

Le cantine dove degustare il Chianti Classico

by Greta

Siete appassionati di vino? O di panorami dai colori magnetici? O semplicemente avete voglia di fare una nuova esperienza?
Il mio consiglio è sempre uno: Prenotate un tour del territorio del Chianti con My Tour.

A voi non resta che accomodarvi su un mini van nuovo fiammante e lasciarvi portare a spasso tra le più belle colline toscane.

Chianti

Le terre del Chianti

In prima mattinata raggiungiamo Monteriggioni, quando ancora la folla di turisti non ha assediato il castello, e ci godiamo spazi e silenzio.
Dopo un’oretta ci rechiamo nella splendida San Gimignano dove potrete fare acquisti di specialità enogastronomiche ma anche di artigianato tipico. Io consiglio di acquistare un tappo in ceramica decorata: molto bello e… potrebbe servirvi presto!

Tenuta Torciano

Degustazione alla Tenuta Torciano

L’ora del pranzo è vicina e ci attende l’azienda vitivinicola Tenuta Torciano per un light lunch annaffiato da pregiati vini del territorio.
La rustica tavolata è imbandita di ben 4 grandi calici e un piatto di affettati e formaggi.

Come si degusta un Chianti Classico

Gabriele, enologo dell’azienda ed esperto sommelier, ci accoglie e ci mostra la corretta tecnica per maneggiare il bicchiere.
Si prende dal tavolo con la mano sinistra. Si poggiano medio, anulare e mignolo della mano destra sotto la base del bicchiere, mentre indice e pollice vanno a reggere saldamente lo stelo.

Ora si può iniziare a far roteare la modesta quantità di vino contenuta nel bicchiere creando ampi archi di colore lungo le paresti del bicchiere. Così vi potrà verificarne il colore e l’aspetto in generale.
Dopo averlo ondeggiato per alcuni secondi, si poggia il palmo della mano sinistra e tappare completamente l’imboccatura del bicchiere, e si continua ad ondeggiare.

Ora è il momento di togliere la mano sinistra e portare velocemente il bicchiere al naso per gustarne gli aromi (incredibile il sentore di banana che ha sprigionato la Vernaccia DOCG!).

Degustazione alla Tenuta Torciano

Sono una scolara diligente!

Sì, ok, finalmente, dopo tutto questo lavoro, si beve!

Cominciamo con un Vernaccia di San Gimignano DOCG, bianco freschissimo, ma il sommelier ci consiglia di assaggiare formaggi e salumi con tutti i tipi di vino che ci andrà a servire.

Seguono un Chianti e un Chianti Classico, “accompagnati” da una fumante lasagna con olio al tartufo bianco.
La differenza tra questi due vini è data dalla zona di produzione del vitigno, il Chianti Classico è prodotto solo sui monti Apuani del territorio, ma soprattutto dal periodo di invecchiamento in botte e in bottiglia (almeno 3 anni per il Classico) e dalle differenti percentuali di uva presenti nella miscela.
Ricordate: il Chianti Classico è sempre contraddistinto dal gallo nero sull’etichetta!

Per ultimo ci viene servito un Super Toscan che, onestamente, non avevo mai sentito nominare prima.
Pare sia una miscela di uve sempre differenti da azienda ad azienda. Molto corposo e di gradazione medio-alta, è un prodotto creato quasi esclusivamente per la clientela straniera e se ne ha la conferma guardando il prezzo!

I crostoni toscani sono l’ideale per assaporare l’olio extra vergine di oliva al tartufo (che lascio prontamente a Filippo) o quello piccante al peperoncino!
E’ squisito anche l’aceto balsamico invecchiato 15 anni, cremoso, che si abbina alla comune insalata ma anche a gelati e macedonia di frutta.

Montalcino

Montalcino, terra di vino famoso!

Nel tardo pomeriggio, dopo una visita libera al paese di Montalcino, ci attende l’azienda Abbadia Ardenga per una degustazione dedicata al pregiato Brunello di Montalcino.

Azienda Abbadia Ardenga

Le cantine della azienda Abbadia Ardenga

Azienda Abbadia Ardenga

Botti dove matura il vin santo

Azienda Abbadia Ardenga

Collezione di vini antichi all’Azienda Abbadia Ardenga

La signora Roberta ci guida in una visita alle storiche cantine e successivamente ci versa alcuni vini, uno più buono dell’altro.
Nel vero senso della parola, ogni vino era più corposo, più costoso ma anche più buono del precedente.

Cominciamo con un più comune Rosso di Montalcino DOC per passare ad un Brunello DOCG e terminare con un Brunello Vigna Piaggia DOCG davvero ottimo che mi impone mestamente di chiedere il bis!
La degustazione di conclude col botto: una grappa di Brunello Riserva scandisce la fine della nostra giornata lasciandoci in bocca il perfetto gusto delle colline senesi.

Degustazione all'Azienda Poggio Amorelli

Degustazione all’Azienda Poggio Amorelli

Il giorno prima, durante il “My 500 vintage tour” di My Tour, visitiamo l’azienda Poggio Amorelli che, durante un light lunch, ci fa degustare 5 ottimi vini.
Il primo è un Vermentino IGT e il secondo è il mio amato Morellino di Scansano DOCG, entrambi provenienti da un secondo stabilimento dell’azienda, vicino al mare.
Nello stabilimento di Castellina in Chianti invece, si produce, invecchia e si imbottigliano un Chianti Classico DOCG, un Chianti Classico Riserva DOCG e un SuperTuscan IGT chiamato Oracolo, in onore del bellissimo cavallo biondo 27 enne mascotte dell’azienda.

Chianti Classico

Il Chianti Classico si riconosce dal gallo nero!

Il Chianti Classico e il Chianti Classico Riserva si differenziano per l’invecchiamento. Il primo resta un anno e mezzo in botte più un anno e mezzo in bottiglia, per il secondo i tempi sono esattamente doppi.

Questa volta assaggiamo un aceto balsamico speciale. Pensate: invecchiato ben 20 anni! E’ delizioso, ovviamente!
Il pranzo si conclude dolcemente, con un tipico vin santo accompagnato dai Cantucci. Un classico che non stanca mai!

 

PS: non sono sommelier, sono soltanto una grande amante del vino, soprattutto monferrino. Commenti, pareri e descrizioni non sono frutto di studi ma sono soltanto la mia profana e personale esperienza.

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5 comments

Veronica 19/12/2014 - 12:02

In primavera ho in mente un bel po’ di tour per cantine (soprattutto in Friuli)..terro’ sicuramente a mente quello che hai proposto tu che mi sembra ottimo!
Mi permetto solo una piccola precisazione: i vini denominati Super Tuscan altro non sono che un blend di varieta’ di uve internazionali (solitamente Merlot, Cabernet, Syrah) fatte pagare piu’ del dovuto solo perche’ sono diventati una vera moda in America! Infatti come giustamente dicevi tu in Italia non li conosce praticamente nessuno! CHEERS!!

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Greta 19/12/2014 - 12:15

Grazie del commento e della precisazione. In effetti è un po’ quel che avevo scritto io restando più sul vago… Prodotto esclusivamente ideato per stranieri. Qualità discutibile e prezzo esorbitante. Vero! 😉

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Veronica 19/12/2014 - 14:57

E devi vedere come diventano matti gli americani! Quando nomini la Toscana loro subito collegano il Super Tuscan..e vaglielo a spiegare che in realta’ parlano di aria fritta e che in Italia neanche sappiamo cosa sono i Super Tuscan!! Quando iniziero’ i tour l’anno prossimo, dato che ti interessano i vini, ti mandero’ i link!

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Veronica 19/12/2014 - 15:08

Se ti puo’ interessare, naturalmente! Il vino e’ una mia grande passione e quando vedo altre donne appassionate al settore mi faccio sempre prendere dall’emozione! ehehe

Reply
Greta 19/12/2014 - 15:21

Certo Veronica, molto volentieri! Sai, sono monferrina doc e non posso non amare il vino. Anche su ultimamente sta acquisendo sempre più punti la buona birra!

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