Home / Asia / Cina / Epidemia in Cina: come evitare il contagio? E’ sicuro viaggiare?
epidemia CIna

Epidemia in Cina: come evitare il contagio? E’ sicuro viaggiare?

by Greta

Aggiornato al 4 febbraio 2020
I primi due casi di coronavirus in Italia hanno permesso ai medici italiani di isolare il virus.

Ultime info
L’ultimo volo a lasciare Wuhan prima della chiusura di tutti gli aeroporti è atterrato questa mattina subito dopo le 5 a Roma Fiumicino. Approfonditi controlli sono stati fatti ai passeggeri, sia durante il volo che appena sbarcati a terra ma sappiamo che il virus ha incubazione di diversi giorni.
Come mai, nonostante l’allarme generale, è decollato ancora questo volo? Cosa ne pensate?

Giorno dopo giorno l’allarmismo sta salendo. Da quando i Tg nazionali aprono con un servizio dedicato alla recente epidemia che si sta diffondendo in Cina, la preoccupazione dei viaggiatori (e non solo) si fa maggiore.
Ora parliamo di migliaia di persone contagiate e circa 360 morti, su territorio cinese.

Fino a metà gennaio circoscritta ad alcuni territori cinesi, pare che questa nuova epidemia di coronavirus sia uscita dai confini arrivando a toccare Hong KongStati Uniti, Thailandia, Corea, Russia, Messico e altri Paesi, introdotta da passeggeri di voli provenienti dalla Cina.
La Corea del Nord e la Russia hanno chiuso le frontiere.
L’Africa, preoccupata, non è in grado di effettuare i test per fronteggiare l’epidemia.
Nel frattempo, in Cina, ci sono state le prime dimissioni.

Le misure di sicurezza negli aeroporti si sono immediatamente irrigidite a partire dal Giappone e dalla Thailandia dove il coronavirus ha fatto le prime apparizioni al di fuori della Cina. Si tratta di due tra i Paesi più vicini alla Cina e con un traffico aereo decisamente voluminoso.

Il virus ha un periodo di incubazione di 10/15 giorni che lo rende praticamente impossibile da identificare ai controlli. Quindi noi possiamo davvero stare tranquilli?

C’è rischio che il virus cinese arrivi in Europa?

Dal 30 gennaio sono stati confermati casi di coronavirus cinese anche in Italia. Si tratta proprio di due passeggeri del volo da Wuhan che ho menzionato all’inizio dell’articolo.
Nessun allarmismo eccessivo però, la situazione è pienamente sotto controllo.

Mi rattrista e fa anche un po’ arrabbiare sentire alcune notizie al Tg.
Classi scolastiche completamente vuote perchè c’è un’alunna cinese o addirittura con ingresso vietato a chi “ha gli occhi a mandorla” facendo di tutta l’erba un fascio.
Ristoranti cinese e (scanso equivoci!!!!!) giapponesi completamente deserti.
Insomma, vi ricordo che la trasmissione di un coronavirus avviene per scambio diretto di liquidi volatili. Se entrate in un locale dove poco prima era presente un infetto, non vi ammalerete anche voi. Se toccate un oggetto che era in mano ad un infetto, non vi ammalerete anche voi. E soprattutto, se un soggetto è di origine orientale, non vuol dire che vi attaccherà il coronavirus.

epidemia CIna

Ph. by ilmessaggero.it

Devo prendere un volo per la Cina, cosa devo fare?

Attualmente non ci sono controlli specifici per chi si reca in Cina da un altro Paese non a rischio, ma… alcune compagnie aeree molto famose come British Airways e Iberia hanno sospeso ogni tratta verso la Cina per ora fino a fine febbraio.
Ricordiamo che il Ministero della Salute sconsiglia di recarsi in Cina se non per estrema necessità.

Se il viaggio risulta necessario, si suggerisce di prendere le dovute precauzioni per scongiurare il rischio di contagio:

  • lavarsi le mani spesso e accuratamente
  • fare particolare attenzione all’igiene alimentare
  • non frequentare mercati locali
  • utilizzare fazzoletti di carta monouso e gettarli con attenzione negli appositi cestini
  • tenersi a distanza da soggetti che presentino sintomi di febbre e raffreddore
  • vaccinarsi contro l’influenza stagionale almeno 2 settimane prima del viaggio

Devo prendere un volo di rientro dalla Cina, cosa devo fare?

A partire da metà gennaio, troverete controlli speciali e approfonditi anche negli aeroporti di Milano Malpensa e Roma Fiumicino. Qui infatti atterrano numerosi voli diretti provenienti dalla Cina ed è su di loro che si concentrerà per ora l’attenzione.

Tutti i passeggeri provenienti dalla Cina (o che si spostano in volo su territorio cinese) che risultino febbricitanti verranno fermati per ulteriori controlli approfonditi. Diciamo che rischiate di rimanere a terra, sperando sia un banale raffreddore.

Attualmente molti aeroporti cinesi sono stati chiusi ed il traffico aereo internazionale e nazionale è stato interdetto fino a data da destinarsi. Precauzione doverosa, direi, per non cozzare clamorosamente con l’estrema decisione di mettere addirittura in quarantena numerose megalopoli, a partire da Wuhan.

Attenzione:
in presenza di sintomi respiratori, sia mentre siete ancora in territorio cinese che una volta rientrati in Italia, recarsi immediatamente dal medico e riferire del viaggio appena svolto.

La mia esperienza…

Alcuni anni fa ad Hong Kong, proprio per un allarme mondiale epidemia SARS, con tutti i passeggeri del mio volo ho dovuto sottopormi a lunghe code per controlli personali un po’ più approfonditi del solito. Addetti esterni all’aeroporto misuravano la febbre col rapidissimo termometro all’orecchio. Le code però erano necessariamente lunghe a causa del tappino sterile che, per questioni igieniche, doveva essere sostituito ad ogni misurazione.

epidemia CIna

Ph. by repubblica.it

Coronavirus? SARS? Quale virus sta causando l’epidemia in Cina?

Il sito del Ministero della Salute ci spiega che questo nuovo virus fa parte del ceppo dei coronavirus che vanno dal banale raffreddore fino ad arrivare alla SARS (sindrome respiratoria acuta grave) che si era fatta ampiamente conoscere con l’epidemia in Cina del 2002 e con l’epidemia in Arabia Saudita del 2012.
In entrambi i casi la SARS è stata trasmessa, come tutti i coronavirus, dall’animale all’uomo e così poi da uomo a uomo causando una rapida e difficilmente controllabile diffusione.

In questo nuovo caso in Cina, con il primo focolaio nella città di Wuhan, si tratta di una nuova forma di coronavirus mai stato identificato prima nell’uomo. Non esiste quindi per ora alcun vaccino.

[Informazioni raccolte da TG5, ilquotidiano.net, repubblica.it, il Ministero della Salute. Foto copertina by ansa.it]

 

 

Potrebbe interessarti:

Leave a Comment