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via ferrata Maratea

La mia esperienza sulla Ferrata del Redentore a Maratea

by Greta

Per la prima volta nella vita, eccomi alle prese con una via ferrata. Ammetto: ero molto preoccupata. Non soffro di vertigini nè ho timore di cadere, ma essendo decisamente fuori forma, coi miei kg di sovrappeso, ho temuto di non essere all’altezza della prestazione necessaria.

Con l’aiuto della nostra paziente guida alpina Oreste, invece, ho potuto fare una nuova esperienza entusiasmante che di sicuro lascerà un segno super positivo in me.

via ferrata Maratea

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Ci sono 4 vie ferrate in Basilicata. Prendete sempre le dovute informazioni prima di avventurarvi nella scalata. Scegliete il livello di difficoltà più adatto a voi e possibilmente non fatela mai da soli.

È possibile noleggiare l’attrezzatura per la via ferrata (imbrago con moschettoni e caschetto) alla sede di Ivy Tour in centro a Maratea. Da qui, attraversando i graziosi vicoli del borgo lucano, si raggiunge l’inizio della via ferrata a piedi in circa 15 minuti di ripida salita.
Con loro potete anche prenotare un’escursione guidata che vi darà più sicurezza e vi farà vivere l’avventura sicuramente in modo più coinvolgente.

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Che voi siate esperti di vie ferrate o meno, è un’esperienza da fare. Con un minimo di forza fisica e di equilibrio potrete fare quasi tutto il percorso della Ferrata del Redentore che dura circa 45 minuti, in tutta calma.

Verso l’arrivo, all’imbocco del primo dei due ponti tibetani, potete valutare di lasciare la ferrata lungo una via di fuga. Si può raggiungere comunque la vetta con l’enorme statua del Cristo Redentore, simbolo di Maratea, lungo un percorso più semplice, senza imbragatura.
I ponti tibetani non sono particolarmente difficili ma le vertigini potrebbero dare problemi.
Il tratto più difficile in realtà è l’ultimo, quando all’uscita del secondo ponte si trova un’inclinazione negativa dove è richiesta buona forza di braccia.

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Le vie ferrate sono sicure se con il giusto abbigliamento e utilizzando correttamente l’attrezzatura, ma ricordate che non sono adatte a tutti.
Se si utilizzano correttamente entrambi i moschettoni, assicurandone uno alla volta al cavo d’acciaio che percorre tutta la via ferrata, non sarà possibile cadere. Certo, può capitare di scivolare o perdere la presa e farsi male colpendo o sfregando contro la parete rocciosa. Bisogna sempre prestare attenzione e non sottovalutare la cosa.

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Raggiunto il Cristo Redentore

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Per info più dettagliate sulla Via Ferrata del Redentore, consultate l’articolo dei colleghi Erica e Gabriele di inmontagna.blog che mi hanno accompagnata in questa esperienza. Loro sono “ferratissimi”!

Non  temi l’altezza? Allora devi assolutamente attraversare il ponte tibetano più lungo del mondo, a Castelsaraceno!

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Il sentiero di ritorno

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