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Reportage: foto e info sui set di The Walking Dead

by Greta

Il sogno di ogni fan: potersi trovare sul set della propria serie tv preferita, magari proprio mentre gli attori stanno girando la nuova e tanto discussa/attesa stagione.
Quando, a casa, abbiamo cominciato a pianificare il nostro giro esplorativo nelle campagne della Georgia a caccia dei set di The Walking Dead, non sapevamo ancora quando sarebbero iniziate le riprese della season 7: quel maledetto primo episodio dove, gli sceneggiatori, ci promettono si svelerà finalmente la vittima di Lucille.

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Chiamatela fortuna o sfortuna, capitiamo a Senoia, paese clou delle riprese del serial, proprio sul nascere delle nuove riprese.
Entusiasmo alle stelle appena ci rendiamo conto del momento importante ma poi capiamo ben presto che il set e i dintorni sono blindati come per una uscita pubblica di Barak Obama.
Niente scoop, niente selfie rubati con i nostri amati, ma tante guardie che ci seguono passo passo come ombre vietandoci qualsiasi cosa e, in alcuni luoghi, minacciando di chiamare la polizia!

Vediamo Alexandria da poco distante. Circondata dalla recinzione in lamiera, si scorgono chiaramente la chiesa e alcune case. Siamo a 100 metri dal piccolo paese di Senoia, trasformatosi in Woodbury nella terza stagione.

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Il paese è riconoscibilissimo e se ancora aveste qualche dubbio, i riferimenti e le citazioni di The Walking Dead si sprecano: The Walking Dead cafè, The Walking Dead shop, la gelateria che vende foto inedite durante le riprese, le targhe commemorative lungo il marciapiede… Insomma, si vede che non ci si trova in un borgo qualunque delle campagne Georgiane!

Il top è la piccola area-museo al piano di sotto dello shop. Cimeli delle stagioni precedenti sono esposti vicino alle firme dei protagonisti. La prima moto di Daryl, la sedia da dentista dove è stata morsa Andrea, una cella della prigione, l’ormai mitica porta dell’ospedale nel primo episodio!
Sì, è tutto vero, e siamo emozionatissimi!
[Trovate le foto in fondo all’articolo ↓]

Oltre ad Alexandria, appena fuori dal paese si trova il tratto di ferrovia, dismessa, che conduce alla galleria dell’episodio dove Glenn ritrova Maggie ma se si parla di ferrovia, pensate forse ci potessimo perdere Terminus?

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Il capolinea ferroviario esiste davvero e si trova in una zona di Atlanta onestamente “bruttina” che aiuta ad infonderci quel senso di insicurezza e disagio ideali per vivere al meglio la visita self made.
La zona è dismessa e pericolante, cintata da spesse reti metalliche che però in un punto sono state forzate e così non ho resistito: sono entrata a Terminus, con la pelle d’oca, giuro! (Forse lo potete notare anche dal breve video con mano tremante).
All’improvviso passaggio di un treno merci per poco non mi viene un infarto! Luogo spettrale: scelta davvero azzeccata degli sceneggiatori!

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Un secondo infarto mi è venuto nel famigerato vicolo del cassonetto, dove Glenn muore e risorge in modo leggermente discutibile. Ma ne siamo stati tutti felici e quindi bando alle polemiche.
Nel bel mezzo del video parte un generatore rumorosissimo e ho la conferma che questi luoghi stanno suscitando in me emozioni davvero profonde. Mi sembra di essere all’interno dell’apocalisse!

Il vicolo, stretto e mal ridotto, si trova in un paesino di 4 case fuori Atlanta: Hampton.
Non c’è traccia del cassonetto (l’avrà acquistato qualche accanito fan per centinaia di dollari!) nè della cancellata presente dietro al cassonetto nella scena ma un altro piccolo dettaglio per identificare il luogo c’è eccome! 🙂

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Dopo Senoia, un altro fulcro per le riprese della nostra amata serie è Griffin.
Nella tranquilla cittadina troviamo la biblioteca rossa dove si rifugia Carol dopo l’ultima sparatoria, il luogo dove Morgan salva Carol ed incontra i misteriosi uomini con l’armatura, ma tra gli altri spicca sicuramente il ponte dove Abraham “sfida” lo zombie sospeso per poi aggiudicarsi sigari e lanciarazzi! Un mito!

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Le strade che percorriamo sono proprio quelle delle varie uscite dei nostri personaggi. Sembra di veder apparire d’un tratto la moto di Daryl o il camper, si spera non un blocco dei Saviors!

Le location naturali sono bellissime: Rick e il gruppo hanno scelto luoghi magnifici dove scappare! 🙂
Nel bel mezzo del nulla ci fermiamo per una birra al malridotto distributore dove Rick e Daryl incontrano Jesus per la prima volta. Da brividi! Mi metto a correre anche io lungo la strada deserta, inseguendo nessuno!

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Deserta come la strada che d’un tratto si apre sulla sede dei Saviors: un centro di radio comunicazioni ormai dismesso, pare, ma sicuramente di grande impatto visivo!
Ci accompagna un silenzio di tomba: passa un pick-up sgangherato ogni mezzora e qualche scoiattolo ci attraversa la strada… Nessuno zombie in vista!

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Una “strana presenza” invece la troviamo tra capannoni e attrezzi arrugginiti, luogo di incontro di Rick col Governatore

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Ad Atlanta è più difficile lasciare intatti e riconoscibili i luoghi delle riprese.
Contando che sono passati anche circa 6 anni, bisogna avere un pochino di fantasia, soprattutto nella splendida e suggestiva immagine di copertina (quando Rick entra a cavallo in una Atlanta deserta percorrendo il tratto di interstatale libera dalle auto) che è stata visibilmente modificata rispetto all’immagine reale.

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Poi vediamo la passerella esterna tra i due palazzi dove Carol e Daryl incontrano Noah per la prima volta, vediamo l’incrocio del tank dove trova rifugio Rick e il vicolo dove scappa via con l’aiuto di Glenn, troviamo addirittura il centro malattie infettive, ancora perfettamente integro 😉

Raggiungere la casa di Hershel, la chiesa di padre Gabriel e la prigione è stata un’utopia. Veniamo bloccati già a distanze ragguardevoli da guardie e lucchetti. Anche i sentieri di campagna sono sorvegliati! La prigione poi sembra una prigione sul serio: filo spinato, telecamere… si tratta del deposito di tutta la produzione!

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Un tour organizzato da Atlanta con bus parte tutti i giorni alle 10 e costa circa 90 $ a testa. Non dà diritto ad ingressi e incontri privilegiati. I divieti sono per tutti.
Trattandosi di un “viaggio di gruppo” le soste sono ridotte al minimo e non sono compresi molti set che noi, auto muniti ed indipendenti, ci siamo andati a cercare da soli, con l’aiuto di Google Map.

A cose fatte siamo molto soddisfatti della scelta e la consigliamo a tutti gli appassionati, come noi, che vorranno tuffarsi nell’apocalisse in tutta la sua reale atmosfera di silenzio e solitudine.
Se volete dritte e consigli siamo a disposizione!

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