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In Francia con il nostro camper

by Greta

Dopo aver trascorso uno dei weekend più freddi di febbraio in camper, la voglia di avere un piccolo camper tutto nostro non è diminuita, anzi abbiamo insistito così tanto da finalmente realizzare il nostro sogno ed averne uno.
Si, io e William siamo proprietari di un T3 VW blu e dal quale non vogliamo più separarci.
Una volta risistemato, siamo riusciti finalmente a pianificare la nostra vera prima vacanza di due settimane in Francia. È stata un’esperienza bellissima e che porterò per sempre con me. Non vedo l’ora già di partire per la prossima!

Abbiamo fatto un bel giro e scoperto nuovi posti, oltre a quelli che avevamo già selezionato per il nostro itinerario.
Alla fine, il bello di viaggiare in camper è proprio quello di poter fare variazioni al percorso tutte le volte che vuoi. Puoi decidere di fermarti più a lungo in un posto perché ti piace più di quanto ti aspettassi; al contrario, se non ti soddisfa molto puoi mettere in moto il motore e ripartire per la prossima meta.

La cosa bella al giorno d’oggi è che puoi provare un’esperienza del genere anche se non possiedi un camper tuo. Infatti, ci sono molte forme alternative che permettono la condivisione di camper. Una di queste è Goboony, che mette in contatto i proprietari di camper con viaggiatori appassionati come noi.

Oggi voglio comunque raccontarvi del nostro viaggio, cosa abbiamo visto e dove siamo stati per potervi dare anche informazioni nel caso in cui stiate pensando di andare in Francia in camper.

Francia

Ardèche

Abbiamo voluto iniziare il nostro viaggio seguendo il consiglio del parrucchiere di William.
Siamo arrivati ad Ardèche dopo tre giorni di guida, in cui ci siamo rilassati e goduti il paesaggio.
Una cosa che vi consiglio e che noi facciamo sempre, è quella di impostare il navigatore sulla modalità “evita autostrade”, così avrete l’opportunità di scoprire quei posti un pò nascosti e lasciarvi sorprendere. Ammettiamolo, viaggiare solo in autostrada può essere anche noioso.

Abbiamo deciso di seguire il trend della zona e provare anche noi l’attività più popolare: il kayak. D’altronde, come rinunciare di fronte a tanta bellezza della natura, dove poter remare ed essere completamenti circondati da rocce alte. Nonostante la folla di gente che riempiva le acque, siamo riusciti a remare in tranquillità, anche quando il percorso diventava più difficile.

Ci siamo fermati tre notti in totale, sperimentando tre posti e camping diversi: Camping Chênefleur, Camping Du Lac Kir e Vallon-Pont-d’Arc. Siamo stati fortunati a trovare sempre posti liberi ed anche con viste bellissime, ma se volete viaggiare sereni forse è meglio prenotare in anticipo.

Su suggerimento di un ragazzo tedesco conosciuto durante la nostra permanenza, abbiamo voluto visitare un campeggio molto particolare, si chiama Camping De Grottes. Un posto hippie e segreto diventato oggi un piccolo camping con spazio per tende e alcuni camper.
La particolarità sta anche nel percorso da fare per raggiungerlo. Infatti, lo sconsiglio a chi ha un camper di grandi dimensioni, perché è stata già un’avventura arrivarci con il nostro camperino.
Una volta sistemati, ci siamo rilassati sull’amaca, per poi rifugiarci all’interno per ripararci dalla pioggia. In quel preciso momento, sentendo la pioggia battere sul tetto del camper, ci siamo sentiti semplicemente felici. Una felicità che ci ha accompagnato per tutto il tempo in cui siamo rimasti in questo posto.

Francia

La costa francese

Da piccola sognavo di poter fare un viaggio in Costa Azzurra, per quello che vedevo in televisione e per i bellissimi racconti che sentivo. Avrei voluto tanto inserirla nel nostro itinerario, ma purtroppo in questo viaggio non è stato possibile. Sono comunque strafelice del percorso fatto perché ho scoperto posti nuovi e meravigliosi.

Ci siamo prima fermati ad Avignone per salutare un amico e poi ci siamo diretti verso la costa francese meridionale.
Una delle tappe è stata quella del Parco Nazionale delle Calanques, dove siamo riusciti a visitare le aree più popolari nonostante la folla di turisti e la nostra poca preparazione.
Una volta finita la nostra escursione, abbiamo ben pensato di tuffarci nell’acqua azzurra e rilassarci.
Anche in questa zona vi consiglio di prenotare in anticipo i campeggi, in modo da non avere brutte sorprese alla fine, visto che ci sono molti turisti.

Continuando il nostro percorso in Francia in camper, ci siamo fermati nella carina ed accogliente cittadina di Cassis. Inizialmente dovevamo solo fare una tappa veloce e ripartire subito, ma sono bastati pochi minuti per farci cambiare idea e decidere di voler rimanere almeno un giorno in più.

Ammetto che parte della motivazione è stata la scoperta di una fantastica gelateria…dove ovviamente sono tornata più volte. Potete gustarvi il vostro gelato passeggiando per le stradine del centro, molto caratteristiche e che nascondono molte terrazze bellissime. Questo posto rispecchia pienamente gli ottimi standard del buon cibo francese, infatti ci sono molti ristoranti da non perdere. Noi abbiamo optato per il D’une Rive à l’Autre, dove abbiamo assaggiato cibi succulenti.

Calanques

Parigi

Forse un pò scontata vero, ma come non inserire Parigi? Viste le zone ambientali presenti in città, abbiamo scelto Beau Village, un campeggio poco fuori dal centro ma super ben collegato con la città, grazie alla stazione che si trova proprio lì vicino.
Questa volta però, siamo stati un po sfortunati con la scelta del giorno… visto che faceva veramente caldo per poi essere, improvvisamente, sorpresi da una forte grandinata. Di certo questo non ci ha fermati e non ha smorzato il nostro entusiasmo, tanto è vero che avevamo già pianificato una serata con gli amici di William.
Ci siamo divertiti e siamo stati molto bene, tra una birra e l’altra abbiamo chiacchierato molto e a lungo, perdendo così l’ultimo treno disponibile per rientrare al nostro campeggio. Per questo motivo ci siamo accontentati di un materasso singolo sul pavimento per la notte.

Ovviamente la mattina dopo ci siamo dovuti affrettare nel ritornare al camping prima dell’orario di check-out, ritardando anche di 15 minuti. Alla fine è andato tutto bene, ma proprio in quel momento ci siamo resi conto che era la fine delle nostre vacanze.
È stata un’esperienza fantastica ed entusiasmante. Vi consiglio vivamente di farla!
Ciao e al prossimo racconto!

Margje e William

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