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Malesia

Inverno: cosa fare? Rotta verso la terra di Sandokan

by Greta

Di certo è singolare che l’immaginario, il nostro, quello degli italiani nei confronti della Malesia e delle sue isole sia mutuato da uno scrittore, Salgari, che non ha mai messo piede in questa terra. Affascinante, misteriosa e avventuroso arcipelago che abbraccia uno degli specchi di mare più importanti del mondo.

Centinaia di anni fa si spostavano qui lente le giunche cinesi, gli immensi galeoni portoghesi e olandesi. Navi britanniche cariche di spezie preziose e piccole imbarcazioni che facevano la spola da una città all’altra situate lungo la costa. E naturalmente i pirati di Salgari, così affascinanti e poetici che hanno contribuito a costruire della Malesia il nostro immaginario.

Oggi il Paese asiatico sta conoscendo una notevole crescita dal punto di vista turistico.
Per i suoi parchi naturali eccezionali così come per i siti patrimonio dell’Unesco di notevole valore sia naturalistico che archeologico. E poi le sue spiagge bianche, rifugi perfetti per superare i freddi mesi invernali.
Ma adesso lasciamo spazio alla Malesia, la vera protagonista della nostra storia.

Ecoturismo nella terra di Sandokan

MalesiaIl Taman Negara National Park si estende per una superficie di oltre 7mila chilometri quadrati e vanta al proprio interno alcuni dei picchi alti della penisola malese.
Facilmente raggiungibile dalla capitale Kuala Lumpur, all’interno dei propri confini protegge la foresta pluviale più antica del mondo. Alcune sue aree sembrano risalire addirittura a 130milioni di anni fa. Tante sono le specie presenti all’interno dell’area, molte delle quali a rischio di estinzione. Elefanti del sole, tigri e leopardi così come un’impressionante varietà di flora.

E visto che durante un viaggio nella foresta non può mancare un pizzico di avventura vi suggeriamo di percorrere il Canopy Walkay. Un ponte sospeso a trenta metri di altezza per un colpo d’occhio unico su una delle foreste più antiche del mondo.
All’estremità settentrionale dell’Isola del Borneo, nella regione di Sabah si trova il Kinabalu Park, primo sito malese dichiarato nel 2000 patrimonio dell’umanità.
La sua superficie di oltre 75mila chilometri quadrati è un territorio ricco di un’impressionante biodiversità. Secondo alcune stime ospita al proprio interno la metà di tutte le piante da fiore del mondo.
Statistiche a parte, uno dei gioielli da non perdere se vi addentrate nei sentieri del parco è la spettacolare Rafflesia: il fiore più grande del mondo e anche il più puzzolente. Stando a chi ha avuto modo di avvicinarlo.

Non lontano da qui e poco distante dai confini del piccolo stato del Brunei il Gurung Mulu National Park patrimonio dell’Unesco dal 2000 dove avrete l’occasione di avventurarvi in alcune delle grotte più grandi del mondo. Il territorio carsico vanta un complesso sotterraneo di eccezionale interesse naturalistico come il Clearwater Cave System o la Deer cave che a dispetto del nome sarebbe piaciuta parecchio a Batman vista l’enorme quantità di pipistrelli che ospita al proprio interno.

Per chi poi sentisse il bisogno di coniugare l’ecoturismo con un sano relax sulle spiagge più belle della Malesia, vi segnaliamo alcune località tra isole incontaminate e sabbia bianca in cui vagabondare e prendere il sole. L’arcipelago delle Langkawi è un paradiso ideale anche per chi volesse organizzare un viaggio di nozze in Malesia a contatto con la natura.

Ci sono le spiagge di Pasir Tengkorak Beach celebre per la sua colonia di scimmie, oppure quella di Pelangi Beach immersa nella scenografica cornice della foresta tropicale. Potete scalare la vetta del monte Gunung Mat Cincang che a dispetto del nome è alto non più di settecento metri, ma dalla cui sommità si ha un colpo d’occhio sull’arcipelago circostante.

Storia e archeologia in Malesia

Uwe Aranas

Photo by CEphoto, Uwe Aranas

Un luogo turistico, certo, ma che non mancherà di affascinare gli appassionati di storia e architettura.
Sull’isola di Penang la città di Georgetown è un mix fantastico capace di coniugare in unico spazio modernità e tradizione. Un’eterogenea fusione di culture, odori e stili architettonici diversi.
Il cento storico di Georgetown è patrimonio dell’Unesco e al suo interno incontriamo nel nostro vagabondaggio templi indù e moschee, chiese cattoliche ed edifici coloniali in un susseguirsi di stili da far girare la testa. Non mancano neppure i murales, alcuni bellissimi che vi consigliamo di scoprire da soli durante la vostra visita in quella che è senza dubbio una delle località più originali della Malesia.

A meno di due ore di autobus dalla capitale Kuala Lumpur raggiungiamo Malacca, città del sogno e punto di riferimento mercantile di massimo livello durante l’epoca d’oro della navigazione. Prima di venire soppiantata dalla vicina Singapore.

A rappresentare al meglio la confluenza di culture e popoli che si sono avvicendati nella città di Malacca, il suo centro
storico. Un gioiello architettonico il cui punto centrale è costituito dalla Town square. Da qui si possono facilmente raggiungere i principali punti di interesse. Si attraversa Porta deSantiago e si arriva per una breve salita alle rovine di una vecchia chiesa. Dalla sommità della collina è notevole il colpo d’occhio su tutta la città. Incontrerete poi una miriade caotica di bancarelle e negozi pittoreschi nella China Town di Malacca, oppure potreste proseguire lungo il fiume a bordo di un battello per un punto di vista diverso sulla città.

Una piccola meraviglia archeologica di grande valore è rappresentata dalla Lenggong Valley. Ancora poco conosciuta dai turisti e non facilmente raggiungibile (dovrete optare per soluzioni private) è un sito in cui sono stati rivenuti scheletri ominidi tra i più antichi di tutta la Malesia. Un salto indietro nel tempo tra conformazioni rocciose carsiche e una natura incontaminata alla scopetta delle nostre antiche origine. O più semplicemente per emulare in un viaggio avventuroso le gesta di Indiana Jones.

Svago e divertimento in Malesia

Malesia

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Photodiary of an Endless Summer / CC BY 2.0

Non è così difficile trovare svaghi e divertimenti in Malesia. Soprattutto se al vostro arrivo a Kuala Lumpur decidete di trascorrere qualche giorno nella capitale. Le Petronas Twin Towers sono una meta spettacolare per osservare la città dalla sommità delle torri.
Altrettanto adrenalinica è una passeggiata attraverso il ponte in vetro che collega i due edifici più alti di Kuala Lumpur. In fatto di altitudine una visita al Parco divertimento delle Genting Highlands è davvero imbattibile.

È possibile raggiungere la struttura sia in auto che a bordo di una vertiginosa funivia. Al vostro arrivo troverete parchi di divertimento a tema, un pittoresco casinò asian style, ristoranti e strutture ricettive nell’incantevole cornice della foresta tropicale. In Europa la realizzazione di strutture simili risale addirittura al XIX secolo che ha inaugurato l’epoca dei famosi Baden tedeschi, con annessi ristoranti, alberghi, casinò e sale da ballo.

Vale comunque la pena raggiungere questo singolare parco di divertimenti non fosse per il fatto che si trova a poca distanza da Kuala Lumpur ed è quindi possibile visitarlo in giornata.
Al nostro ritorno nella capitale potremmo anche dedicare qualche ora alla visita di Jalan Bukit Bintang. Il quartiere è una destinazione ideale per il divertimento e l’intrattenimento. È stupefacente come in un’area così ristretta si trovino una tale quantità di negozi, bancarelle di street food e locali alla moda. Da far girare la testa!

Se per voi svago è sinonimo di natura e mare incontaminato vi suggeriamo un itinerario snorkeling nel Parco marino di Semporna. Ancora poco conosciuto dal turismo di massa presenta alcuni dei fondali più belli della Malesia.
Per quelli che preferiscono uno svago più english vi segnaliamo il panorama mozzafiato delle Cameron Highlands dove negli innumerevoli cottage lungo il fianco delle colline avrete modo di gustare un eccezionale tè e al contempo di concedervi un appassionante tour trekking nelle montagne circostanti.

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