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Una serata di Muay Thai a Phuket

by Filippo

La serata a Patong Beach (per chi ci va con la moglie o con la fidanzata…) non può che iniziare alla boxing arena per assistere ad un incontro dello sport nazionale thailandese: il Muay Thai!

A Patong ce ne sono due, entrambe raggiungibili a piedi dal centro, il Boxing Stadium Patong ed il Bang La Boxing Stadium, che si alternano per riuscire ad organizzare uno spettacolo tutte le sere della settimana.

Durante il giorno, lungo la spiaggia e per le vie della città, è un martellamento continuo! Si inizia al mattino presto con camioncini pubblicitari che risvegliano i turisti annunciando a tutto volume la sede e l’orario dell’incontro, per poi passare nel primo pomeriggio ad una vera e propria sfilata con figuranti che simulano l’incontro a bordo di un rimorchio trasformato in un ring, fino ad arrivare al tramonto quando si può assistere ad una vera sfilata con i protagonisti dello show, seduti a bordo di un rimorchio con panche di legno, che fanno bella mostra di sé e salutano la folla di turisti.
Ovunque, in giro per la cittadina e per le spiagge vicine, sono affissi i cartelloni pubblicitari che invitano la gente ad accorrere in gran numero.

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L’ingresso del Bang La Boxing Stadium di Patong

Alle 21:30 inizia lo spettacolo. Il prezzo di ingresso è molto elevato per gli standard thailandesi (1500bth, circa 35€), per uno spettacolo che li ripaga però completamente.

La serata al Bang La Boxing Stadium, dopo l’ascolto in piedi dell’inno nazionale thailandese, prevede 10 incontri di 3 round da 3 minuti ciascuno, preceduti dalle tipiche danze rituali che danno tempo e modo al pubblico di piazzare le proprie scommesse (sebbene i cartelli lo vietino tassativamente).

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Il ring

I rituali pre-combattimento, sono molto importanti per i Nak Su (guerrieri) e sono parte integrante della tradizione del Muay Thai. Seguono uno schema ben preciso ed ognuno ha un significato differente.

Si parte con il momento dell’ingresso sul ring, detto Kuen Suu Weitee: è un mix di meditazione, preghiere, incantesimi nonché un susseguirsi di gesti scaramantici e magici, come per esempio il modo di salire le scale del ring e di varcare le corde, e serve ad infondere coraggio all’atleta.

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Atleti effettuano il Ram Muay

Poi si passa al Ram Muay, la danza rituale, accompagnata da una musica (Dontree Muay) che farà poi da sottofondo a tutto il match e cresce man mano che l’incontro si fa più cruento: prevede movimenti lenti e simbolici e preghiere sussurrate dall’atleta. E’ allo stesso tempo anche un esercizio di stretching.
Anche il Ram Muay prevede tre diverse fasi: il Wai Khru Ram Muay è la prima parte, in piedi, nella quale si ringrazia il maestro (o il Re se presente), il Taa Phrom Naang, a terra, nella quale i movimenti simbolici (tra cui il volo del cigno, simbolo di libertà) e vengono ripetuti tre volte per ringraziare il proprio maestro, i guerrieri passati e la propria religione. Infine il Phrom Si Na, nuovamente in piedi, che ripete gli stessi movimenti del Taa Phrom Naang e serve per “scaldare” la parte superiore del corpo.

La musica improvvisamente si interrompe e il combattente effettua il rito del Pitee Tod Mongkon: va verso il suo maestro, che nel frattempo con le mani congiunte recita preghiere propiziatorie e, pronunciando la formula “da uomo diventi guerriero”, rimuove dal capo il Mongkon e dal braccio il Kruang Ruang e li appoggia nell’angolo per portargli fortuna durante tutto l’incontro.

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Momenti di lotta

Con il sottofondo del Dontree Muay, una musica sacra suonata con percussioni e flauto, dopo il gong ha inizio il match, senza esclusione di colpi!

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Arrivate presto e cercate un posto lontano dai suonatori!

Il Muay Thai è chiamata “arte delle otto armi”, poiché a differenza della boxe, valgono pugni, gomitate, calci e ginocchiate, quindi 8 punti di contatto. Sono forse le ginocchiate i colpi più frequenti e violenti che mirano ai fianchi dell’avversario, per indebolirlo, e richiedono abbondanti spugnature di acqua ghiacciata negli intervalli!

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Anche le donne se le danno!

Si parte con gli incontri dei bambini, forse davvero i più spettacolari per la forza e l’agonismo dimostrato, per poi man mano salire di età, dai ragazzi fino agli adulti (pure le donne!) anche stranieri (francesi, russi, australiani, canadesi, statunitensi e anche un italiano) che frequentano scuole di Muay Thai e attirano sempre un gran numero di turisti.

Il gran finale vedeva lo scontro, in diretta tv, tra i due campioni locali di Muay Thai (tra cui il beniamino “di casa” della scuola di Patong), entrambi “venerati” dal pubblico thailandese.

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Vincerà l’idolo del pubblico di casa?

Gli arbitri, sempre molto vicini alla lotta, sono pronti ad intervenire ad ogni minima irregolarità.

Metà degli scontri si sono conclusi con un KO, facendo esultare il pubblico!
Quelli più equilibrati, invece, esitavano in verdetti discutibili, a volte anche contestati dal pubblico basito.

Dopo quasi tre ore di spettacolo, colpi spettacolari e molto sangue, la cosa più bella ed emozionante è vedere il rispetto dimostrato dagli atleti sia dentro che fuori dal ring.
Al termine degli incontri finiti prima del tempo per KO, i vincitori insieme al proprio maestro correvano a sincerarsi delle condizioni dell’avversario che li ringraziava con un sorriso. La vittoria più bella.

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Altri momenti di lotta

In fondo il Muay Thai è pur sempre uno sport…

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3 comments

Muay Thai Negozio 25/09/2014 - 10:37

Sono molto contento di vederti felice con la concorrenza Muay Thai. E ‘la radice della vita thailandese.

Reply
Angelo D'Angelo (@johnnytrapano) 08/02/2014 - 02:54

..uno sport di quelli veri!
Non conoscevo così profondamente i rituali, finalmente capisco esattamente il significato di tutti quei gesti così magici! Noi abbiamo speso un po’ meno, 400 THB a testa, ma eravamo al Thapae Gate Stadium a Chiang Mai, dove tutto costa meno!
Era una di quelle cose che era da tempo nella bucket list, sicuramente non si può lasciare la Thailandia senza aver visto un incontro di Muay Thai!

Reply
Filippo 08/02/2014 - 09:40

Conoscendo i rituali, effettivamente, diviene tutto più magico!
Noi abbiam trovato posto solo vicino ai suonatori: ne siamo usciti assordati!
Sui prezzi, non c’è che dire, Phuket (e ancor di più Patong) è la zona più cara della Thailandia, però concordo che non saremmo potuti tornare senza aver visto un incontro di Muay Thai! 🙂

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