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Parmigiano Reggiano

Parmigiano Reggiano e birra: le degustazioni di Eataly

by Greta

Eataly Lingotto è un po’ la mamma di tutti gli shop Eataly. Che più che uno shop sono un vero e proprio concetto, innovatori e massimi promotori dello slow food e del cibo di qualità. Qualità italiana!

Seguendo la pagina Facebook di Eataly Torino, mi sono capitati sotto gli occhi alcuni interessanti eventi che si svolgono proprio la le mura di Eataly.
Voi sapere che ci sono vere e proprie aule didattiche tra un mercato e un ristorantino?
Il 15 dicembre, proprio l’aula didattica 2 ci ha ospitato per una degustazione speciale: Parmigiano Reggiano abbinato a birre artigianali di qualità.

Parmigiano Reggiano

Arrivo alla sala didattica 2 e c’è già lei ad aspettarmi! Immensa!

Dalle 19:30 alle 23 (la fine della degustazione era prevista alle 22 ma ci siamo appassionati ai dibattiti coi nostri compagni d’esperienza da tirar tardi!) l’esperto Simone Ficarelli, responsabile delle attività internazionali per il Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano, ha accompagnato la degustazione di 4 speciali stagionature dell’apprezzato formaggio con curiosi aneddoti.

Eataly degustazioni

Postazione di degustazione. Si comincia.

Come e dove si produce il Parmigiano Reggiano

Prima di tutto abbiamo imparato che non esiste un solo caseificio per la produzione del Parmigiano Reggiano. Il Consorzio infatti comprende più di 200 singoli produttori nel nord Italia, 130 dei quali sono stati recensiti nell’interessante volume “Guida al Parmigiano Reggiano – Storia, tipologie, degustazione
Ogni produttore ovviamente deve seguire rigide regole imposte dal Consorzio ma ovviamente lascia alle sue forme di Parmigiano Reggiano un’impronte specifica e ben riconoscibile dagli esperti, oltre al marchio a fuoco con la matricola identificativa.

Parmigiano Reggiano

96 mesi di stagionatura, come la nostra storia. Che grande amore!! <3

Poi lo sapevate che per realizzare il Parmigiano Reggiano si utilizza il latte della mungitura serale, scremato, più il latte della mungitura mattutina intero? In ogni caldaia vengono immessi 1100 litri di latte che andranno a formare due 8e solo due) tome di Parmigiano Reggiano.

Dopo 12 mesi di stagionatura avviene il controllo con il martelletto che è tutt’altro che un gioco per bambini. Bisogna essere attenti e utilizzare una tecnica particolare per poter individuare alla cieca spaccature o buchi all’interno della toma. Se il rimbombo identifica imperfezioni, la toma viene scartata e indirizzata ad altri utilizzi come formaggio fuso olandese (a prezzi ovviamente bassissimi!)

Parmigiano Reggiano

La delicata fase di inserimento dei coltelli

Dopo averci incantati con l’apertura perfetta di una toma, ecco il momento tanto atteso della degustazione.
4 stagionature pregiatissime di Parmigiano Reggiano saranno abbinate dall’esperto Eugenio Signoroni, docente nei corsi per degustatori di birra e curatore della Guida delle Birre d’Italia di Slow Food Editor, ad altrettante birre artigianali italiane.

Parmigiano Reggiano

Le quattro stagionature sono pronte.

In degustazione: 
Parmigiano Reggiano 26 mesi – con la Bionda di Birra Nursia (Norcia) – white da 6°
Parmigiano Reggiano 48 mesi – con la Buxus del Birrificio San Paolo (Torino) – bionda da 6,8°
Parmigiano Reggiano 60 mesi – con la Triple del Birrificio Maltus Faber (Genova) – bionda da 8°
Parmigiano Reggiano 96 mesi – con la Geisha 2014 del Birrificio Troll (Cuneo) – scura da 12°

Degustazione con 4 birre artigianali da Piemonte e Liguria

birre artigianali italiane

Le birre in degustazione

La degustazione delle 4 stagionature ha riservato alcune sorprese sia per noi novellini che per i più esperti. Non ha sorpreso la bontà!
Per quanto riguarda le birre, su cui mi sento leggermente più ferrata, ma solo leggermente, devo ammettere di essere rimasta molto stupita. Di rado ho sorseggiato artigianali italiane così corpose e dal gusto intenso.
Accuratamente scelte senza toni amari per non aggredire il formaggio, tutte e 4 le etichette si sono rivelate ottime accompagnatrici di tutte e 4 le stagionature, senza sfigurare anche dinnanzi al sapore più intenso.

birre artigianali italiane

La terza birra in degustazione: Triple

La mia preferita forse la Triple, per il suo richiamo alle birre belghe che tanto amo.
La birra Nursia però, nonostante sia una white, mi ha dato tanta soddisfazione in bocca con un gusto deciso e pieno.
Curiosa anche la Buxus dal gusto molto floreale e dal colore arancio vivo, molto particolare.
Discorso completamente a sè per la Geisha, un barely wine che richiama quasi più un vino da meditazione che una vera e propria birra. Nera, intensa, al movimento appare liquorosa coi suoi 12 gradi alcolici.

Tutte e 4 le birre sono poco gassate e soltanto la Triple presenta la classica schiuma che ricorda le belghe.
Facili da bere, gradevoli per tutti, nonostante le gradazioni medio-alte.
E’ stato un vero piacere scoprirle abbinate all’eccellenza che si rivela, ogni volta, il Parmigiano Reggiano.

Da Eataly Lingotto corsi, eventi e degustazioni sono all’ordine del giorno. Controllate sul sito, sono certa ci troverete qualche evento fatto apposta per voi e potrete iscrivervi subito, prima che i posti a disposizione siano esauriti!

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