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Phatthalung: il sud della Thailandia tra pescatori e fiori di loto

by Greta

Dopo aver trascorso gli immancabili 2/3 giorni a Bangkok, si decolla dall’aeroporto Don Muang della capitale con un volo Bangkok Airways alla volta di Nakhon Si Thammarat, lo scalo aereo più a sud del Paese. Ci troviamo lungo la costa sud-est della Thailandia e il nostro itinerario prevede di risalirla fino a raggiungere il punto di imbarco per Koh Samui.

Usciamo dall’aeroporto e ci dirigiamo ancora più a sud: a Phatthalung. Mangiamo qualcosa in un ristorante lungo la via, il tragitto dura circa 2 ore di strada asfaltata e non trafficata.

Proprio quando la nostra sensazione di trovarci nel nulla sta per essere confermata, raggiungiamo il Sri Pak Pra Andacura Boutique Resort. Mi ricorda subito un pochino i resort che ho trovato nella savana keniana. Un ponticello in legno ci conduce nella hall, sotto ad un ampio cappello in makuti.

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Le chiavi della stanza non sono certo elettroniche e hanno un grosso pesce di legno come portachiavi. Mi accorgo di trovarmi sulle acque del lago soltanto quando apro le tende della mia stanza. Ormai già completamente coinvolta dall’atmosfera wild ma curata nei dettagli della struttura, corro a scattare alcune foto mentre mi dondolo sull’altalena del patio.
La cena viene servita nel ristorante collegato alla struttura. Pesce di lago, saporito e ben presentato. Attenzione al piccante, molto “vivo” qui al sud!

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La mattina la sveglia è prima dell’alba ed io ruggisco. Alle 4.30 l’appuntamento è sul precario pontile del resort: piccole long tail boat che galleggiano a filo acqua ci caricano a gruppi di 6 e nel buio e nel silenzio più totale ci scortano nelle aree più interessanti del lago.

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L’alba sopraggiunge con colori impossibili da descrivere: mi trovo accerchiata da numerose bilance (strutture in legno per pescare sul lago), alcune fatiscenti, alcune funzionanti, tutte incredibilmente pittoresche.
Impossibile scattare soltanto una foto, scattarne soltanto 10, scattarne soltanto 100. Poi sembreranno tutte uguali ma i miei occhi restano stupiti ed incantati ad ogni minimo cambiamento delle sfumature.

Dopo uno spaventoso temporale che alle 4 di mattina aveva minacciato la realizzazione della gita, la giornata comincia con un sole caldo e limpido. Di lì a poco il cielo diventa terso e i raggi quasi abbaglianti.

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Ph. @GiuseppeForti

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Ph. @GiuseppeForti

Scivoliamo su olio color del metallo tra mangrovie e piante acquatiche che intervallano la calma piatta. Lungo il nostro percorso ci si para davanti una mandria di bufali selvatici. Paiono golosi della vegetazione che cresce sulle sponde del lago e intanto si godono un pochino la frescura delle acque prima che l’afa torni a farsi prepotente.

Man mano che la long tail boat procede, il pelo dell’acqua si fa sempre più affollato di verde. Spugnose, leggiadre, ondeggianti… le piante acquatiche di questa laguna si fanno avanti sornione fino a diventare un vero e proprio tappeto che oscura l’acqua sottostante. Ed ecco che d’un tratto, raggiungiamo la regina della nostra escursione: un magnifico, coloratissimo fiore di loto.

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Alzo gli occhi e mi accorgo che sono accerchiata da ninfee e fiori di loto fucsia che svettano fuori dall’acqua. Per me sono tantissimi ma il barcaiolo mi svela un segreto: tra maggio e giugno quest’aera della laguna è completamente ricoperta di fiori di loto. Una distesa interminabile di un fucsia acciecante. Ma mi accontento di questo strascico di fioritura, mi rilasso e mi sento in un luogo dimenticato dal resto del mondo. I fiori di loto, tutto intorno a me…

Il sole picchia sempre più forte. E’ ancora mattina presto ma è tempo di rientrare in resort, ci attende una lauta colazione a base di… Khanom Jeen (vi svelerò poi..).
Il rientro è più veloce e provo una sensazione completamente differente. La calma e la pace dell’andata si trasforma ora in adrenalina e sollievo.
Il caldo del sole viene placato dall’aria tiepida che incontra il mio volto mentre la long tail boat acquista velocità. Il rumore dello scoppiettante motore fuoribordo mi confonde le idee. Gli schizzi d’acqua mi increspano i capelli. Tre ore seduta su quel precario asse iniziano a farsi sentire. Ma la giornata, qui nel sud della Thailandia, è soltanto all’inizio.

 

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4 comments

Valentina 07/11/2019 - 22:39

Meravigliosa… mi stai facendo rivivere tutto ❤️

Reply
Greta 19/11/2019 - 09:37

Ciao! Beh, allora ottimo risultato! E’ bello scrivere e dare queste sensazioni! 🙂 Grazie per il commento! <3

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Laura 02/11/2019 - 14:04

Magnifici i fiori di loto! Grazie Greta che ci hai raccontato del tuo viaggio

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Greta 04/11/2019 - 09:14

Grazie a te Laura per questo graditissimo messaggio. Tra qualche giorno pubblicherò un nuovo articolo sull’itinerario che ho svolto nel sud-est! 😉 Un abbraccio.

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