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Samsung Galaxy K Zoom, lo smartphone ideale per chi viaggia

by Filippo

Grazie al progetto #Imagelogger di Samsung Italia, mi è stata data la possibilità di mettere alla prova il Samsung Galaxy K Zoom, nuovo gioiellino del noto brand coreano che racchiude in un solo apparecchio smartphone e fotocamera.

galaxy k zoom

Il progetto #imagelogger di Samsung

Scettica da sempre sull’utilizzo in viaggio di una reflex (senza dubbio scelta ideale per qualità e potenzialità delle immagini RAW, ma dal peso ed ingombro per nulla trascurabile), da tempo cercavo un compromesso tra buona qualità delle immagini, possibilità di ritocco in post-produzione, connessione e possibilità di condivisione social immediata (il lavoro del travel blogger richiede connessione H24 in viaggio).

Fino ad ora ero costretta ad usare 3 apparecchiature differenti: per la parte social iPad mini 3G-WiFi (ma non posso effettuar chiamate, il mio modello non possiede il flash e tutti sanno che le fotocamere Apple non sono il meglio in circolazione) e uno smartphone secondario (tipo iPhone 4S con flash led per illuminare i soggetti al buio!), mentre per la immagini del blog una Panasonic TZ-40 tra le top di gamma delle compatte (20Mp e Zoom 20x, che ha sì la connessione Wi-Fi per l’invio di foto a smartphone, ma raramente, nonostante la app dedicata, si interfaccia con Apple).

Il Galaxy K Zoom sembra esser stato progettato apposta per me!

Contrasto eccellente ma colori un po' spenti: per fortuna c'è Snapseed!

Contrasto eccellente ma i colori sono un po’ spenti: per fortuna c’è Snapseed!

Uno smartphone Android Kitkat (4.4.2) con fotocamera 20,7 MP e zoom ottico 10x (non male per un telefonino!), connessione dati 4G, processore Hexa-core (una scheggia!), memoria esterna espandibile fino a 64GB e un luminosissimo schermo super Amoled da 4,8″! Cosa volere di più?

Dopo 2 mesi di utilizzo, posso dire che il Samsung Galaxy K Zoom ha sostituito completamente i miei vecchi e cari dispositivi: le foto sui social networks, sul blog e i brevi video che qualcuno di voi avrà già visto, sono stati tutti fatti con questo smartphone.

La qualità delle immagini è buona, le foto (sul telefono si vedono tutte un po’ più buie rispetto all’inquadratura, nonostante la luminosità sia impostata al massimo – ma lo stesso l’ho notato anche su altri smartphone Samsung) sono nitidissime e con un buon contrasto.

La possibilità di installare app di fotoritocco (da Snapseed a Photoshop, se non vi bastano le impostazioni per fotocamera ottimizzate, scaricabili dal Samsung Store) e la connessione 4G-WiFi, eleva al massimo il potenziale social delle immagini.
In pochi istanti si passa da una bella foto ad un capolavoro condiviso su tutti i social networks e visualizzato da migliaia di persone!

La batteria (removibile da 2430mAh – un po’ meno potente di quella dell’S5) per essere uno smartphone/fotocamera, ha una durata ottima: in condizioni di massimo utilizzo, come per me in viaggio, riesco a scattare decine di foto, ritoccarle, condividerle e navigare per 1-2 ore al giorno giungendo fino a sera senza bisogno di intraprendere la caccia alla presa di corrente!

Difficile mettere a fuoco da troppo vicino: la macro è uno dei pochi difetti del K Zoom...

Difficile mettere a fuoco da troppo vicino: la macro è uno dei pochi difetti del K Zoom…

Se proprio devo trovare dei difetti, quello che pesa di più è l’assenza in commercio di cover e pellicole di protezione.
La fotocamera posteriore, seppur protetta da una lente in vetro per evitare l’ingresso di polvere, sporge sensibilmente ed è preferibile appoggiare il telefono capovolto per non rischiare di rigarlo. Peccato non esistano pellicole protettive ad hoc (ne ho provate diverse, ma dovendole ritagliare si formano bolle e il patchwork stona), sottoponendo lo schermo anch’esso al rischio di rigature.

Lo zoom è ottimo sulla distanza (non per altro si chiama K Zoom!), anche se un po’ complesso da gestire con il touch screen (per piccoli movimenti son necessari tocchi davvero fini e si rischia talvolta di perderci secondi preziosi), ma fatica un po’ nelle macro, dove il vecchio iPad Mini o uno smartphone con fotocamera fissa fanno ancora il loro dovere.

In condizioni di scarsa luminosità, purtroppo, il K Zoom ha qualche pecca: nonostante i preset delle impostazioni della fotocamera (notte, paesaggio notturno, ritratto notturno) in mancanza di cavalletto, il rumore di fondo è sensibile e le immagini possono risultare buie e sfocate.

Il flash led ad alta luminosità, è fin troppo potente e va usato con molta parsimonia, tanto che ho dovuto disattivarlo di default.

Un voto da 1 a 10? Nove.

Il Samsung Galaxy K Zoom è senza dubbio il miglior smartphone da portar con sé in viaggio!

Son curiosa di mettere alla prova in viaggio anche una delle nuove Samsung Smart Camera NX, che per alcune sue caratteristiche potrebbero persino superare il K Zoom… magari per febbraio in Norvegia? Chissà!

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Ed ecco altre foto esemplificative: (eccezion fatta per la prima immagine) sulla sinistra l’immagine originale, sulla destra quella ritoccata e pubblicata sui miei canali social.

Il flash, che sia giorno o notte, è potentissimo tanto da render lo sfondo troppo scuro, da poter esser corretto:

flash-k-zoom

Al crepuscolo, nonostante la modalità “Tramonto” attivata, i colori rimangono un po’ spenti:

crepuscolo-k-zoom

Di notte le foto hanno un po’ di rumore, ma senza cavalletto risulta un minimo di sfocatura. Ok per i social, il blog o per guardarsele sul telefonino, ma non provate a stamparle!

notturno-k-zoom

 

 

 

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2 comments

Marco 06/10/2015 - 00:22

ovviamente se siamo al crepuscolo oppure la luce non é buona , ovviamente i colori saranno UN pó spenti ….. nn é mica colpa della macchina.

quando le fotocamere metterranno la luce nelle scene buie non sará piú fotografia…

Reply
Filippo 10/10/2015 - 12:50

A quello ci pensa già Photoshop o Lightroom!
Credo che le cose vadano di pari passo: ovviamente chi è appassionato di fotografia, oltre ad esser capace a scattare belle foto, è in grado anche a ritoccarle alla perfezione.
Questo è il lato “innaturale” della fotografia digitale: ormai una foto ben scattata con inquadratura, ISO od esposizione perfetti non può esser pubblicata senza un ritocco.
In un prossimo futuro, come dici tu, anche le fotocamere compatte e quelle dei cellulari riusciranno a metter luce nelle fotografie, con buona pace dei fotografi professionisti…

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