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Tampone obbligatorio per chi rientra dall’estero, la mia esperienza

by Greta

Chiunque abbia deciso di trascorrere le sue vacanze estive 2020 in uno dei 4 Paesi segnalati come a rischio contagio, è tenuto ad auto segnalarsi alle asl di riferimento.
Chi rientra in Italia proveniente da Croazia, Malta, Spagna o Grecia (o chi vi ha solo transitato) ha l’obbligo di segnalare il suo rientro con anticipo o non oltre le 48 ore dalla data di rientro.

Che abbiate soggiornato su un’isoletta deserta o abbiate perso il sonno nella più sfrenata e affollata movida poco importa. Al vostro rientro dovrete sottoporvi al tampone che, per fortuna, in molte Regioni è gratuito.

Qui voglio raccontarvi la mia esperienza nell’eseguire l’auto segnalazione all’asl e il tampone per chi rientra in Italia da un Paese a rischio contagio.

auto segnalazione Covid

Regione Toscana: come funziona l’auto segnalazione al rientro da Paesi a rischio contagio

La mia esperienza, rientrata dalla Croazia in auto

Prima di partire per il viaggio, durante il viaggio o entro le 48 ore di rientro dal viaggio è obbligatorio segnarsi sul sito di Prevenzione Collettiva Toscana.
Il modulo è molto semplice e chiaro da compilare. Chiede dati che saprete sicuramente a memoria (lo sapete il vostro codice fiscale, vero?).

A breve dall’invio del modulo riceverete una email con le “prime raccomandazioni per isolamento fiduciario che sono le precauzioni che tutti ormai conosciamo da qualche mese.
Dal momento del vostro rientro in Italia siete obbligati a mantenere una quarantena fiduciaria nella vostra abitazione. Come se foste infetti.

Nel mio caso, ho compilato il modulo al rientro in Italia.
Dopo 4 ore dalla segnalazione online ho ricevuto una chiamata che mi invitava a recarmi al punto Asl più vicino per effettuare il tampone già la mattina successiva. Quindi circa 24 ore dopo la mia segnalazione.

auto segnalazione Covid

Come funziona il tampone obbligatorio al rientro da Paesi a rischio contagio

Gran parte delle asl italiane si è organizzata per effettuare il tampone direttamente nell’auto dei “pazienti”. Sono stati così allestiti dei drive-through all’esterno dei centri asl dove il “paziente” non deve nemmeno scendere dall’auto. Il tampone verrà effettuato attraverso il finestrino per velocizzare la procedura e ridurre ulteriormente ogni rischio di contagio.

A Pistoia ho trovato una sola auto prima di me, all’orario che mi era stato indicato nella telefonata.
Abbasso il finestrino, mi viene chiesto il nome. Controllano la mia presenza sull’elenco ed ecco il kit già pronto per me.

Si comincia con un lungo cotton fioc da passare più volte in gola, alla base della lingua. Abbastanza sgradevole, mi ha provocato 3 bei conati ma magari voi siete meno sensibili!
Secondo step: un altro lungo cotton fioc intriso di un liquido dalla sensazione alcolica (non mojito purtroppo….) questa volta insilato su per il naso, fino al cervello, o quasi. Occhio che lacrima, un pochino provata ma tutto si è concluso qui.

Diciamo una piccola tortura di 1 minuto. Ti consegnano la targhetta di “test effettuato”, ti salutano, tiri su il finestrino e te ne torni a casa. Sempre in quarantena, mi raccomando!

Come e quando si riceve l’esito del tampone obbligatorio per chi ha soggiornato all’estero

Il foglietto che mi è stato consegnato al momento del tampone dice così:
“…per le risposte dovrete fare riferimento solo e soltanto al vostro medico di base. Le risposte saranno disponibili entro 48 ore escludendo la domenica…”

Invece, con mia somma gioia, dopo esattamente 24 ore ho ricevuto una telefonata che mi comunica l’esito del tampone: NEGATIVO. E la mia quarantena si è risolta in fretta, per fortuna!

Questa è la procedura per effettuare il tampone obbligatorio per chi rientra da Paesi a rischio contagio come la si effettua nella Regione Toscana, e più precisamente l’esperienza che vi ho raccontato si è svolta nella provincia di Pistoia.
Si sentono di Regioni che accusano gravi ritardi nella gestione della procedura ma a qualcuno per fortuna è andato tutto liscio come a me, in Piemonte.

Tampone aeroporto

Regione Piemonte: procedura per effettuare il tampone per chi rientra da Paesi a rischio

L’esperienza di Federica, rientrata con un volo dalla Grecia

Nel mezzo del nostro viaggio sulle isole della Grecia, il Governo Italiano ci ha sorpreso con la richiesta di tampone per tutti coloro che rientrassero dalla Grecia.
Le informazioni rimbalzavano confuse: tampone a Malpensa? Tampone all’ASL? Tampone privato? Test sierologico? La Regione Piemonte ha chiarito tutti i dubbi nel giro di poche ore.

Sul sito della Regione Piemonte, una pagina spiega quali sono le istruzioni operative di rientro dall’estero. https://www.regione.piemonte.it/web/temi/coronavirus-piemonte/coronavirus-rientro-italia-dallestero-istruzioni-operative.

Prima di rientrare in Piemonte da Grecia, Spagna, Marta e Croazia, è necessario compilare il modulo che viene consegnato al momento del check-in al banco in aeroporto (non ho esperienze per chi viaggia via terra o nave) e che andrebbe consegnato all’ASL.
Peccato che nel mio caso nessuno ce lo abbia detto e quel foglio non è stato richiesto da nessuna autorità aeroportuale prima dell’ingresso in Italia. Così è finito nel cestino.

 In alternativa, se non dovessero consegnare questo modulo, per segnalare il proprio rientro occorre inviare, debitamente compilato, il modulo di “Dichiarazione di rientro da Paesi per i quali è previsto l’isolamento fiduciario”.

Noi per la provincia di Novara avevamo seguito le indicazioni date dall’ASL di Novara: comunicare via email agli uffici ASL i propri dati completi di codice fiscale e voli di rientro in Italia. Saremmo stati richiamati e sottoposti a tampone entro le 48 ore dal rientro. Così è stato: a poche ore dall’atterraggio ci hanno chiamato, fissato appuntamento per drive-through, eseguito tampone il giorno successivo di prima mattina e comunicato l’esito con chiamata registrata dall’ASL entro 48 ore. C’era di mezzo una domenica, pazienza.

A oggi le cose sono cambiate: chiunque rientri da Malpensa può sottoporsi al test già in aeroporto. Agli arrivi ci sono i cartelli che conducono alla porta dove viene eseguito il tampone. Sembrerebbe essere più comodo, almeno per limitare la durata dell’isolamento fiduciario.

Qui un ulteriore vademecum esaustivo: https://www.regione.piemonte.it/web/sites/default/files/media/documenti/2020-08/Vademecum.pdf

 

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