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Viaggiare con il diabete

by Filippo

Cos’è il diabete e quanti tipi di diabete esistono

Il termine diabete (che in greco significa “passare attraverso”) indica una patologia caratterizzata da urine abbondanti (poliuria) e grande sete (polidipsìa).

Generalmente si associa il termine “diabete” alla malattia cronica dell’adulto caratterizzata e causata da un eccesso di zuccheri nel sangue: gli zuccheri passano attraverso la barriera renale e richiamano acqua per osmosi, aumentando il volume delle urine e provocando grande sete (diabete mellito tipo 2 o non insulino-dipendente).
In realtà esistono altre forme di diabete mellito:

  • una forma che colpisce fin dalla nascita (diabete mellito tipo 1 o insulino-dipendente) dovuto ad assenza o distruzione delle cellule produttrici di insulina,
  • il diabete gestazionale che colpisce le donne gravide,
  • rare forme di diabete monogenico (da alterazioni dei geni che producono o rilasciano insulina),
  • e il diabete secondario a traumi, pancreatiti o intossicazioni da farmaci e sostanze chimiche.

Esiste un ulteriore tipo di diabete, noto come diabete insipido: in questo caso gli zuccheri non c’entrano, ma le cause sono neurologiche (da inappropriata secrezione di ormone antidiuretico per traumi cerebrali, tumori dell’ipofisi o malformazioni congenite) oppure renali (diabete insipido nefrogenico, congenito o secondario a traumi, avvelenamento).

I pazienti portano le proprie urine a Costantino L'Africano per l'analisi

I pazienti portano le proprie urine a Costantino L’Africano per l’analisi

La differenza tra diabete mellito e insipido è… il sapore delle urine! Anticamente il medico era solito assaggiare le urine per distinguere i tipi di diabete: nel diabete mellito le urine erano dolciastre.
Per fortuna oggi basta un semplice stick e i corsi di sommelier delle urine non si tengono più!

Per fare diagnosi di diabete mellito, i valori di glicemia a digiuno devono essere superiori a 126 mg/dl oppure è sufficiente una qualsiasi rilevazione di glicemia oltre i 200 mg/dl (anche subito dopo un pasto) associata ad un valore di Emoglobina glicata (HbA1c) superiore al 6,5%.

La terapia del diabete prevede una dieta corretta, esercizio fisico, controlli della glicemia e in ultimo i farmaci.

Il diabete dell’adulto è una malattia cronica con andamento lento e ingravescente: non esistono “picchi di diabete”, a patto che la terapia sia corretta e ben condotta (non basta solo la costanza nell’assunzione del farmaco, ma soprattutto lo stile di vita in vacanza che spesso tende agli eccessi alimentari) e a lungo andare la malattia è mortale per le complicanze: infarto, arteriosclerosi, insufficienza renale fino alla dialisi, ulcere, infezioni…

E’ pericoloso viaggiare con il diabete? Quali precauzioni prendere?

Viaggiare con il diabete non è assolutamente controindicato, a patto che proseguiate la vostra terapia e seguiate alcune semplici regole onde evitare spiacevoli conseguenze.[signinlocker]

Diabete mellito tipo 2, diabete gestazionele – in terapia dietetica

Dal momento della diagnosi di diabete, se i valori di glicemia a digiuno non superano i 150 mg/dl e non si hanno picchi di glicemia oltre i 200mg/dl è spesso sufficiente una terapia dietetica associata ad attività fisica per controllare la progressione della malattia.
In viaggio spesso ci si muove di più che a casa, fate solo attenzione a quel che mangiate (i dolci all’estero sono molto più zuccherati che i nostri) e bevete (in particolar modo alle bibite gassate).

L'indice glicemico degli alimenti: occhio a carni e formaggi!

L’indice glicemico degli alimenti: moderazione con carni e formaggi!

Il vostro medico vi avrà indottrinato bene sull’indice glicemico degli alimenti, cercando su internet esistono innumerevoli tabelle che assegnano un valore in contenuto di carboidrati per quasi tutti gli alimenti. Gli alimenti a basso indice glicemico, cioè quelli a maggior contenuto di fibre, riducono le variazioni dei valori di glicemia, limitandone i picchi.

Contrariamente a quanto si crede, non esiste una dieta specifica del diabete. E’ sempre bene, anche in viaggio, attenersi ad dieta con alimenti ricchi di fibre e con basso contenuto di grassi (frutta, ortaggi, cereali integrali) e limitare il consumo di prodotti animali (carni, latte e derivati), carboidrati raffinati e dolci.
In fondo, non è la singola ciambella a farvi scompensare il diabete, ma forse è meglio evitare di mangiarsi tutta la scatola solo perché si è in vacanza, no?!

Diabete mellito tipo 2 – terapia con antidiabetici orali

I farmaci che si assumono per controllare il diabete mellito agiscono o aumentando la produzione di insulina o aumentando la sensibilità dei recettori cellulari.
Quelli di prima scelta sono la metformina (il più vecchio antidiabetico orale) e le sulfaniluree (glibenclamide), in caso di perdita di efficacia si sostituiscono con altre categorie di farmaci o si iniziano associazioni di più farmaci prima di dover passare alle iniezioni di insulina.

Quando programmate un viaggio (in Italia come all’estero), la prima regola è sempre quella di avere compresse sufficienti per tutta la durata del soggiorno con un certo margine in eccesso.

I farmaci per la terapia orale del diabete sono decine

I farmaci per la terapia orale del diabete sono decine

Non esistono controindicazioni a viaggiare quando si è in terapia con antidiabetici orali, tuttavia un occhio di riguardo lo deve avere chi è in terapia con metformina (da sola o in associazione) per una rara e gravissima patologia che questo farmaco può dare: l’acidosi lattica.
Febbre, sforzi eccessivi, diarrea, vomito e disidratazione in concomitanza con l’assunzione del farmaco, possono scatenare l’acidosi lattica che si manifesta con sintomi quali nausea, vomito, sete e fame d’aria: in questo caso bisogna correre in ospedale per evitare complicanze anche mortali (insufficienza renale o respiratoria, coma).
Se avete in programma un viaggio “avventuroso”, parlatene col vostro medico curante.

Diabete mellito tipo 1 e 2, diabete gestazionale in terapia con insulina

Per chi è in terapia con insulina parenterale, il viaggio può essere un po’ più complesso, più che altro per la quantità di farmaci e lancette da avere sempre con sé.
Anche in questo caso meglio abbondare (senza esagerare), quindi partite con un po’ più siringhe e lancette di quello che normalmente utilizzate per la durata del soggiorno.

L'insulina oggi è somministrata con le penne, pratiche e indolori

L’insulina oggi è somministrata con le penne, pratiche e indolori

Gli svariati tipi di insulina (rapida, intermedia, latente) sono disponibili in tutti i paesi sviluppati, ma anche in questo caso è più semplice procurarsi sufficiente farmaco prima della partenza, così come le lancette rilevatrici che variano da modello a modello e, in Italia, sono per legge contate.
Le regole sulla corretta alimentazione sono sempre valide e non si può pensare che gli eccessi della vacanza possano essere controllati aumentando di un po’ la dose di insulina (come molti pazienti pensano di fare).

Diabete insipido

In questo caso, prima di viaggiare è sempre meglio consultare il vostro medico curante che, in base alla patologia di base responsabile dei sintomi, vi saprà consigliare o meno un determinato viaggio.
Alcuni viaggi sono più pericolosi (paesi caldi) per il rischio di disidratazione se la terapia non è controllata.[/signinlocker]

Attenzione all’ipoglicemia!

Se siete diabetici in terapia farmacologica, evitate eccessivi sforzi, mangiate regolarmente senza saltare i pasti (nemmeno la colazione!), bevete sufficiente acqua (anche se non si ha sete, 1,5l al giorno sono sufficienti), non eccedete con le bibite gassate e tenete sempre con voi qualcosa di zuccherato (caramelle, barrette dolci oppure una bustina di zucchero) per l’emergenza.

Vertigini, mal di testa, nausea, vista doppia: è ipoglicemia!

Vertigini, mal di testa, nausea, vista doppia: è ipoglicemia!

Se vi sentite particolarmente stanchi, vi si annebbia o sdoppia la vista, compare nausea, sensazione di fame, formicolio generalizzato, tremori, mal di testa, dolori di stomaco, sudorazione fredda o vertigine improvvisa, questi sono i primi sintomi dell’ipoglicemia: il vostro corpo ha bisogno di zuccheri immediatamente!

A volte i sintomi dell’ipoglicemia sono molto strani: cambiamenti d’umore, rabbia eccessiva, angoscia, stati d’ansia o attacchi di panico, sensazione di ubriachezza, confusione mentale. Spesso è difficile accorgersene od essere lucidi per fare un’autodiagnosi: se non siete da soli in viaggio, informate il/la vostro compagno/a del vostro stato di salute e di questa evenienza.

In caso di sospetta ipoglicemia, fermatevi subito, sedetevi ed assumete zuccheri prima che i sintomi peggiorino (convulsioni e coma negli stati gravissimi).
Una bustina di zucchero (o una caramella) fatta sciogliere sotto la lingua è il rimedio più rapido ed efficace per curare l’ipoglicemia in emergenza.
Aspettate sempre qualche minuto e rialzatevi piano prima di riprendere le vostre attività.

Altri consigli medici professionali per chi sta per mettersi in viaggio li trovate QUI.

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