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Virus Zika: per non ammalarsi è sufficiente…

by Filippo

L’epidemia di virus Zika in Sud America è balzata all’onore delle cronache per gli allarmi lanciati dalla Farnesina, dal ministro della salute brasiliano che ha addirittura sconsigliato alle donne di rimanere incinta per i prossimi due anni e dal comitato olimpico statunitense che ha lasciato liberi gli atleti di decidere o meno se partecipare ai giochi di Rio 2016.

[signinlocker]La scoperta dell’epidemia è stata abbastanza casuale: l’ISTAT brasiliano ha notato un’impennata dei casi di malformazione fetale (microcefalia con morte prematura o grave ritardo mentale) e di casi di Sindrome di Guilaine-Barrè nel 2014: 3500 bambini malformati contro una media di 150 negli anni precedenti.
Vagliate ed escluse tutte le altre cause note di microcefalia (farmaci, droghe e inquinamento ambientale e alimentare), l’attenzione è caduta su una forma infettiva e gli scienziati hanno così imputato la colpa al diffondersi di un’epidemia di virus Zika, fino a pochi mesi fa sconosciuta.

Zika virus come si trasmette

Cos’è il virus Zika e come si trasmette?

Il ZIKV, che prende il nome della foresta Ugandese di Zika dove fu scoperto nelle scimmie per la prima volta nel 1947, è un arbovirus (stessa famiglia del virus della febbre gialla ed ebola) trasmesso all’uomo attraverso le punture di zanzare aedes, lo stesso vettore di altre malattie come malaria, febbre gialla, chikungunya e dengue.

L’infezione non si trasmetterebbe da uomo a uomo, o quantomeno le possibilità sono estremamente rare.
E’ di oggi la notizia del primo caso di trasmissione di Zika attraverso un rapporto sessuale, ma gli esperti del CDC di Atlanta rassicurano che si tratta di una sfortunata casualità, anche se aprirebbe alla possibilità di trasmissione di ZIKV attraverso le trasfusioni di sangue ed emoderivati (evento impossibile in Italia per il divieto di donazione per chi ha viaggiato all’estero negli ultimi 28 giorni).

Il virus si trasmette tra madre e feto in gravidanza, provocando gravi malformazioni fetali tra cui la microcefalia, ma non con l’allattamento che ha al contrario effetto protettivo sul lattante ed è un pratica di prevenzione fortemente raccomandata dall’OMS.

La zanzara che punge un soggetto infetto durante il periodo di incubazione (2-7 giorni), può a sua volta infettarsi e diffondere la malattia.
E’ questo il motivo dell’allarmismo della Farnesina per l’eventuale diffusione in Italia: si prevedono centinaia di casi di Zika nei prossimi mesi o anni.

zika-sintomi

Quali sono i sintomi del Virus Zika? Come si fa diagnosi di Zika?

Innanzitutto non tutti i soggetti punti da una zanzara infetta manifestano i sintomi di Zika: solo uno su 5 può sviluppare febbricola, dolori articolari, rash cutaneo, congiuntivite con emorragie congiuntivali e spossatezza.

I sintomi sono spesso molto sfumati e difficili da distinguere da quelli di altre infezioni virali (dengue, rosolia, quinta e sesta malattia) o dalla malaria nelle sue forme attenuate.

Solo un’anamnesi accurata (ed eventuali profilassi o vaccinazioni eseguite) può dirimere il dubbio: è per questo molto importante riferire al proprio medico se siete state in aree a rischio.

Il virus Zika è mortale?

No, ma lo possono essere le sue complicanze.
Ad oggi non sono stati segnalati casi mortali dovuti a Zika, anche se l’OMS prospetta, col diffondersi dell’epidemia, alcuni (rari) casi mortali in soggetti già di per sé compromessi, anziani o con gravi patologie.

L’OMS ha però correlato l’epidemia di virus Zika anche con un aumento dei casi di Sindrome di Guillaine-Barrè, una grave patologia autoimmune che si scatena a seguito dell’infezione virale con formazione di anticorpi anormali contro i propri neuroni.
La sindrome può insorge nei soggetti di ogni età anche a seguito di altre infezioni virali (morbillo in primis) ed è caratterizzata, a seconda della gravità, da lievi deficit muscolari o sensoriali fino alla completa paralisi dei muscoli respiratori che provoca l’arresto respiratorio e la morte.
Le ricerche sul ruolo di ZIKV nell’insorgenza di questa sindrome sono ancora in corso.

Quali sono i Paesi colpiti dall’epidemia del virus Zika?

Abish Romero, National Institute of Public Health, Mexico at the Dialogue on strengthening international cooperation on noncommunicable diseases, WHO Headquarters, Geneva. Monday 30 November 2015. WHO photo by Violaine Martin

Casi di virus Zika sono stati segnalati recentemente in questi Paesi (evidenziate le mete più battute dal turismo italiano):

AMERICA

  • Barbados
  • Bolivia
  • Brasile
  • Colombia
  • Ecuador
  • El Salvador
  • Guadalupe
  • Guatemala
  • Guyana
  • Guyana Francese
  • Haiti
  • Honduras
  • Isole Vergini US
  • Martinique
  • Messico
  • Panama
  • Paraguay
  • Porto Rico
  • Repubblica Dominicana
  • Saint Martin
  • Stati Uniti d’America (decine di casi segnalati per ora in Texas e Hawaii)
  • Suriname
  • Venezuela

OCEANIA

  • Samoa

AFRICA

  • Capo Verde

Come si cura il virus Zika? Esiste un vaccino per il virus Zika?

Non esiste alcuna cura contro il virus Zika.
La terapia è sintomatica: riposo, idratazione, antipiretici per la febbre, analgesici per i dolori articolari.
L’aspirina o i FANS sono controindicati per il forte rischio di emorragie.

Ad oggi non esiste nemmeno un vaccino, ed il CDC ha dichiarato che i tempi per la produzione di una dose di vaccino sicura – pare che i ricercatori indiani abbiano in questi giorni depositato un prototipo di vaccino sperimentale – sono ancora molto lunghi (2-3 anni).

Zika informazioni per il medico

Come prevenire il contagio da virus Zika? Esiste una profilassi?

La lotta al vettore (zanzara aedes, zanzara tigre) effettuata dai governi dei Paesi interessati dall’epidemia, è il primo passo per bloccare la diffusione del virus.

La prevenzione dalle punture di insetto in questo caso è fondamentale per il viaggiatore in aree a rischio (il consiglio vale sempre anche per la prevenzione di malaria, febbre gialla e dengue):

  • indossare abiti di colore chiaro, sia di giorno che di notte, con maniche e pantaloni lunghi che coprano la maggior parte del corpo (temperatura permettendo!);
  • di sera evitate l’uso di profumi;
  • evitate se possibile di uscire nelle prime ore dell’alba o all’imbrunire fino a due ore dopo il tramonto, i momenti in cui le zanzare diurne e notturne si incontrano in giro, quasi come per darsi il passaggio di consegne!
  • usare sempre (giorno e notte) repellenti per insetti a base di n,n-dietil-n-toluamide (VapeTropical®, Off Tropical®) o di icaridina (Autan®, Autan Family®), ripetendo l’applicazione ogni 2-3 ore se si suda molto. Repellenti a base di piretro possono essere spruzzati direttamente sugli abiti, sulle zanzariere e sulle pareti esterne delle abitazioni;
  • alloggiate in stanze dotate di aria condizionata o, in mancanza di questa, di zanzariere alle finestre, facendo attenzione che queste siano integre e ben chiuse;
  • usate zanzariere sopra il letto, rimboccandone i margini sotto il materasso, verificandone le condizioni e controllando che non ci siano zanzare al loro interno; se possibile impregnate le zanzariere con insetticidi a base di permetrina (o di piretroidi solo se è possibile aerare il locale);
  • spruzzare insetticidi a base di piretro o di permetrina nelle stanze di soggiorno o utilizzare spirali (Zampirone), diffusori di insetticida a corrente elettrica.[/signinlocker]
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