Home / Asia / Yemen: visitare Sana’a tra souk e città vecchia
sana'a, sanaa, capitale yemen

Yemen: visitare Sana’a tra souk e città vecchia

by Greta

Alcuni anni fa, un servizio del telegiornale riferiva sul rapimento di turisti italiani nello Yemen e mostrava inquadrature di un paesaggio aspro e inospitale.
Ricordo di aver commentato: “Ma che ci sono andati a fare in un posto del genere? Se la sono proprio andata a cercare!” Beh, ci sono andata anch’io, qualche anno dopo.

Tourist Card Yemen

La Tourist Card

Essendo i trasporti pubblici inadeguati e la ferrovia totalmente inesistente, bisogna rivolgersi altrove.
Consegnati i passaporti alle autorità doganali, ci viene data una “tourist card” valida per tutto il soggiorno e ci mettiamo alla ricerca di un taxi.
Pensiamo facciano parte di una specie di cooperativa perchè ci viene incontro un personaggio che, con fare autoritario, ci addita un’auto e se ne va lasciandoci senza scelta.

Il taxi è decisamente datato, come tutti i veicoli qui, il motore fa strani rumori e i sedili lasciano intravedere l’imbottitura. Ce la fara?
Il nostro autista, Alì, è barbuto e inturbantato. Parla solo arabo e la cosa è piuttost

taxista yemen

Il nostro taxista Alì

o frustrante, ma con qualche parola in inglese e in francese e molti gesti ci si intende. Dice di essere un maestro e questo è un secondo lavoro per arrotondare. E’ una persona che ispira fiducia e siamo piuttosto tranquilli.

mare yemen, spiaggia yemen

Il mare dello Yemen

Dopo una breve tappa su una spiaggia deserta, giusto per bagnarci i piedi nell’acqua del Golfo, si parte per Sana’a, la capitale, sugli altipiani centrali.

sana'a, sanaa, capitale yemen

La zona vecchia della città

sana'a, sanaa, capitale yemen

La zona vecchia di Sana’a

Il percorso è lungo, lento e polveroso. Ci accoglie una città con più di 2,5 milioni di abitanti.
Vogliamo visitare la parte vecchia, caratterizzata da edifici di 3 o più piani dove predominano i colori del paesaggio circostante: varie tonalità di beige e ocra.

sana'a, sanaa, capitale yemen

Per strada, quasi solo uomini

sana'a, souk sana'a

Il souk

gioielli oro yemen

Vistosi gioielli in vetrina

Per le strade quasi esclusivamente uomini. Le donne sono rarissime, completamente velate di nero e mai sole.
Alì conosce i turisti e ci porta al souk della città. In realtà non c’è niente o quasi da comprare, a meno che vi piacciano i gioielli filigranati in oro 14 kt.

Alcune bancarelle vendono oggetti di artigianato locale, soprattutto monili in pietra dura e argento e pugnali con la punta ricurva di ogni dimensione che tanti yemeniti portano infilati sul davanti della fusciacca. Non si possono comprare: non passerebbero la dogana. Ma se sono sotto forma di piccole calamite, allora vanno bene. I monili sono carini e non costano troppo: saranno bei ricordi!

sana'a, sanaa, capitale yemen

I balconi chiusi da grate

sana'a, sanaa, capitale yemen

Fitte grate per proteggere le donne dagli sguardi

Si fa un po’ di fatica a camminare: le strade sono spesso costellate da buche e scavi.
Colpisce l’architettura delle case. I balconi sono completamente chiusi da grate attraverso le quali le donne possono guardare senza essere viste. Fa un po’ tristezza, ma è l’Islam, l’Islam sunnita per la precisione.

Ora vorremmo mangiare qualcosa e lo segnaliamo ad Alì. Il gesto di mangiare è internazionale. Lui fa cenno di si col capo e ci porta in un locale dove evidentemente è ben conosciuto. Non vuole sedersi al nostro tavolo, ordina anche per noi e ci sorride. Non ci resta che abbozzare e sperare.

saltah, piatto nazionale yemen

Il piatto nazionale: saltah

 

Il piatto unico si chiama “saltah” ed è il piatto nazionale. E’ uno stufato di carne con fieno greco e una salsa a base di peperoncino, pomodoro, aglio ed erbe aromatiche. Si serve con riso, patate, uova strapazzate e verdure e si accompagna col pane yemenita che è anche usato per raccogliere il cibo.
Usate sempre e solo la mano destra, mi raccomando, la sinistra è impura!

braciere incenso, incenso yemen, braciere yemen

Tipico braciere per incenso

Beviamo acqua in bottiglia e terminiamo con tè nero al cardamomo raccomandando la nostra salute ad Allah!
Alì continua ad additarci negozietti stracolmi di spezie e di… incenso. Ce n’è dappertutto e confezionato in mille modi. E’ un prodotto che deriva da una coltivazione molto diffusa nel paese e, a quanto pare, molto consumato anche dai locali. I piccoli e grandi bracieri sono carini e andranno bene anche per gli amici.

Da una bancarella compriamo frutta che consumiamo camminando. Il mango è buono, dolce e dissetante. Anche il succo di guava e il karkadin (infuso di fiori di ibisco essiccati) sono ottimi.

Siamo davvero stanchi e incomincia a far freddo. Qui, sugli altipiani, l’escursione termica è notevole.
E’ stata una giornata lunga e faticosa ma anche appagante e non ci siamo mai sentiti in pericolo.
Il viaggio di ritorno ad Aden durerà alcune ore ma già pensiamo alla prossima escursione.

Lo Yemen non è tutto qui.

[starbox id= MRosa]

Potrebbe interessarti:

Leave a Comment